Usava un sofisticato jammer per commettere i suoi furti di automobili a Catania, che paradossalmente avvenivano nell’area compresa fra il Comando provinciale dei Carabinieri di piazza Verga e piazza Europa, una zona molto centrale, dove sono ubicati il Tribunale ed altri uffici importanti.

Ma il ladro, un 48enne catanese, sicuro del fatto suo, azionava il “disturbatore di frequenza” per rubare le macchine anche sotto gli occhi degli ignari passanti. Il problema (per lui) è che proprio i Carabinieri della Stazione di piazza Verga lo hanno beccato, denunciandolo con l’accusa di furto aggravato.

Da alcuni mesi, infatti, scrivono i militari, “in quella fetta di città, il 48enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, avrebbe creato la sua triste nomea di infallibile ladro seriale a scapito di quei cittadini che ‘incautamente’ parcheggiavano la propria autovettura in quelle zone”.

“Sembrerebbe che la ‘specialità’ dell’uomo fosse infatti quella di riuscire ad impadronirsi di beni di valore, chiavi di casa o qualunque altra cosa riuscisse a trovare all’interno delle automobili delle quali, invero, riusciva a neutralizzare i sistemi di chiusura e di allarme”, si legge nella nota dei Carabinieri.

“Ma stavolta – si legge – è andata male perché è stato beffato da uno dei numerosi sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali”. 

“L’uomo – scrive l’ufficio stampa dell’Arma – , adocchiata in prima mattinata una Dacia Duster parcheggiata su via XX Settembre, proprio a due passi dalla caserma che ospita il Comando Provinciale dei Carabinieri, ha atteso che il proprietario si allontanasse, unitamente alla moglie, per procedere indisturbato al furto di uno zainetto custodito all’interno del bagagliaio, contenente (oltre agli effetti personali) un computer portatile, un carnet di assegni e 140 Euro in contanti”.

“Immediata la denuncia ai Carabinieri che, grazie alle immagini di un sistema di videosorveglianza, hanno verificato che l’uomo, avvicinatosi all’autovettura, ha simulato con un telecomando dapprima l’apertura per non destare sospetti nei numerosi passanti, quindi la chiusura delle portiere, in realtà rimaste aperte”.

“Secondo quanto emerso – spiegano i Carabinieri – , il 48enne, contrastando con un disturbatore di frequenza (il cosiddetto “jammer”) il funzionamento del telecomando del proprietario, aveva indotto in errore quest’ultimo che, ovviamente ignaro, si allontanava dall’autovettura convinto di averla regolarmente chiusa, ma di fatto lasciandola aperta”.

Nella foto: i Carabinieri del Comando provinciale di piazza Verga, a Catania

Redazione