“Sono molto soddisfatto che la mia città, Militello in Val di Catania, sia stata riconosciuta come ‘Borgo più bello della Sicilia’ per l’anno 2022”, questo il commento espresso da Giovanni Burtone, sindaco dal giugno 2017 del paesino etneo.

Burtone, laureato in Medicina e Chirurgia, non è nuovo alla politica in quanto ha ricoperto numerosi incarichi come assessore provinciale, assessore regionale (1991-1994) e deputato nazionale dal 2001 al 2018.  

Il sindaco di Militello Val di Catania, Giovanni Burtone. Sopra: la Fontana della Ninfa Zizza 

Allora signor sindaco, Militello è stata proclamata “Borgo più bello della Sicilia” per l’anno 2022. Il riconoscimento come è stato accolto dalla sua comunità?                       

“Sono rimasto favorevolmente sorpreso. Nel giugno 2002, Militello è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, mentre nel 2020 è stata inserita fra i borghi più belli d’Italia. La comunità ha avuto la percezione di aver raggiunto un traguardo molto importante di cui essere fieri e orgogliosi“.

Quali iniziative sono state intraprese dalla sua Amministrazione affinché si raggiungesse questo obiettivo?

“Abbiamo lavorato con i Comuni della Val di Noto, affinché si promuovessero i nostri siti attraverso la partecipazione alle Fiere Internazionali del Turismo (Milano, Rimini, Berlino, Cina e Giappone), con l’intento di far conoscere le nostre realtà. Inoltre sono state intraprese delle iniziative collaterali (presentazione di libri, attività teatrali, il MIFF-Militello Indipendent Film Festival e tanti altri eventi) con il sostegno dei voucher per far sì che i visitatori rimanessero due notti a Militello”.

Militello Val di Catania: paesaggio notturno

Quali progetti sono previsti per valorizzare le risorse naturali, artistiche, storiche, e antropologiche della sua città?

“Ci stiamo attivando per dare un contributo informativo sulle nostre bellezze. Da quando abbiamo ottenuto quest’ultimo riconoscimento, abbiamo registrato un incremento di visitatori provenienti anche dall’estero”.

I borghi sono luoghi ricchi di storia, di tradizioni, di cultura. In che modo intendete trasmettere questo patrimonio alle future generazioni?

”I ragazzi delle nostre scuole vengono coinvolti frequentemente con delle visite guidate per scoprire e studiare il valore storico e artistico dei nostri monumenti”.

Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza ) ha previsto dei fondi per il rilancio sociale, culturale ed economico dei borghi italiani. Sono previsti dei finanziamenti per la zona del Calatino?

”Stiamo lavorando tantissimo per utilizzare queste opportunità. L’obiettivo è quello di migliorare il decoro urbano utilizzando materiali che si coniugano con la bellezza architettonica. Sono previsti dei progetti per la riqualificazione artistica dell’illuminazione, la sostituzione dell’asfalto con la pavimentazione in pietra lavica. Inoltre prevediamo la riqualificazione ambientale della Cascata dell’Ossena. Si prevede la ristrutturazione di alcuni palazzi di interesse storico, come ad esempio la riqualificazione delle gallerie del Palazzo dei Benedettini”.

La Cascata dell’Ossena

E i prodotti enogastronomici?

”Stiamo promuovendo da anni tante eccellenze: il fico d’India, la mostarda, l’olio di oliva, la scacciata con le verdure, la pasta fatta in casa e condita con il finocchietto selvatico, i dolci (in particolare i cassatiddini da za’monaca, che sono il simbolo della tradizione dolciaria di Militello”.

Giuseppe Russo