Si parte da uno dei reperti più importanti riconsegnati alla Sicilia, la Testa di Ade (trafugata, ritrovata al Getty Museum di Malibu e restituita), ma lo si chiama in causa con il suo nomignolo affettuoso e popolare, che nasce da quei riccioli blu della barba, e che sa tanto di fiaba: Barbablù, o, come recita il mood del festival, tutto quello che la testa ci fa dire. Nasce su questo fil rouge un nuovo festival che porta teatro, dibattito e musica nel parco archeologico di Morgantina (En).

“Un progetto che abbiamo voluto con forza per valorizzare questi luoghi unici della Sicilia centrale: guardiamo alla ripresa accogliendo migliaia di visitatori ai quali offrire più di un’occasione per scoprire non solo le mete più conosciute, ma anche siti lontani dai tradizionali circuiti turistici” sottolinea l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà. Dal 19 agosto al 4 settembre, nei due spazi vicini all’interno del sito archeologico, si srotola il cartellone costruito dal drammaturgo e regista Giuseppe Dipasquale, Un progetto che nasce da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco, “stiamo parlando di patrimonio, che significa investimenti, produrre ricchezza per il territorio. La bellezza non è un esercizio di erudizione, ma deve essere economia”.

Proprio per promuovere questa idea di valorizzazione e promozione sul territorio, il Museo di Aidone e il museo archeologico Salinas di Palermo hanno organizzato una trasferta palermitana di soli tre giorni per Barbablù. Dal 6 all’8 agosto la Testa di Ade sarà esposta al Salinas, e farà parte del percorso abituale di visita. Già stamattina moltissimi visitatori curiosi si sono riversati al Museo, che in questi giorni viaggia sui 250 biglietti al giorno.

Il BarbablùFest segue tre direttrici principali, musica, teatro e incontri: due gli spazi (il teatro, da 400 posti, e l’ekklesiasterion da 150) che ospiteranno gli spettacoli. Si apre il 19 agosto con il concerto di Lello Analfino & Tinturia per chiudersi il 4 settembre con la multietnica Orchestra di Piazza Vittorio. Tra gli appuntamenti musicali, il 27 agosto, il concerto di Roberto Cacciapaglia, con il suo “Cosmos”. Il 29 agosto un tributo a Franco Battiato di Juri Camisasca & Radiodervish. Il programma teatrale si apre il 21 agosto con Clitemnestra di Luciano Violante, interpretata da Viola Graziosi e diretta da Giuseppe Di Pasquale. Quindi, I Siciliani che recupera la figura poco conosciuta ma straordinaria dell’attore, pittore e poeta messinese Antonio Caldarella; lo presentano il 22 agosto l’attore e regista Ninni Bruschetta e la pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato.

L’attore Salvo Piparo sarà in scena il 23 con Un Cuntu per come Dio comanda per raccontare – con un’introduzione a viva voce di Giuseppe Sottile – Mario Francese, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pino Puglisi e Rosario Livatino. Roberto Nobile il 25 agosto trarrà le sue Le storie del mondo dalle Metamorfosi di Ovidio. Mariano Rigillo cercherà di cogliere Il soffio degli Dei calandosi nel dolore tangibile delle Troiane di Seneca, il 28 agosto. Un ensemble popolare formato da Mario Incudine, Antonio Vasta e Manfredi Tumminello il 31 agosto racconterà I Mille del ponte, scritto da Massimiliano Lussana.

Leo Gullotta con Minnazza – miti e pagine di Sicilia, regia di Fabio Grossi sulle musiche di Germano Mazzocchetti, anticiperà la fine del festival, il 3 settembre. Sarà infatti l’Orchestra di Piazza Vittorio a chiudere la rassegna, il 4 settembre. All’interno del calendario, anche una serie di incontri e presentazioni ospitati nel giardino adiacente al Museo di Aidone.

Nella foto: il teatro greco di Morgantina, ubicato ad Aidone (Enna)

Ansa