Le 3 del mattino dello scorso 14 agosto. A Giardini Naxos, un piccolo centro balneare a un passo da Taormina, tre ragazze di Bronte (Catania) stazionano su un marciapiede, discutono, quando all’improvviso una Fiat Panda le travolge e scappa. Probabilmente l’autista – forse un giovane – ha perso il controllo andando a finire sui marciapiede e investendo le giovani. Ad avere la peggio, la più grande delle tre, una ventenne (che ospitava le altre due diciassettenni) finita in rianimazione. Le amiche se la sono cavata con la frattura del bacino (una)  e con un politrauma e una ferita alla nuca (l’altra).

 Le indagini sono in corso per individuare il pirata della strada, ma il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, annuncia “di voler chiedere di essere ricevuto dal Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi”.

“Se ci pensate – afferma Firrarello – quanto accaduto ha dell’incredibile. Quella notte a Giardini Naxos c’erano migliaia di persone. Non è possibile che ancora non si conosca l’identità del conducente della Fiat Panda. L’impressione, nonostante l’interessamento dei sindaci e gli sforzi delle Forze dell’Ordine, è che i nostri paesi non siano sicuri. Di questo, appena finite le ferie, intendo parlare con il Prefetto. Dobbiamo trovare una soluzione che consenta ai cittadini di sentirsi più protetti ed alle Forze dell’Ordine di avere tutti gli strumenti in grado di supportare e rendere più agevoli le ricerche”.

Nella foto: il lungomare di Giardini Naxos (Messina)

Redazione