Duecentotredici telecamere “per reprimere i fenomeni di criminalità diffusa”. A Catania si inizia martedì 23 febbraio alle 10,30, quando il sindaco Salvo Pogliese e i rappresentati istituzionali della Prefettura e della Questura di Catania, in via Giovanni Di Prima n. 48, nel vecchio quartiere di San Berillo, “presenzieranno all’installazione e all’attivazione della prima videocamera di sorveglianza del territorio urbano”.

L’apertura del cantiere avvia di fatto il funzionamento di un network di 213 telecamere, che verranno posizionate in tutta la città.

“L’Amministrazione Comunale – dice la nota -, nelle scorse settimane, infatti, con procedura a evidenza pubblica, ha appaltato a una ditta specializzata nei sistemi di video sorveglianza la messa in opera di una vasta rete di telecontrollo del territorio che verrà gestita dalla sala operativa dei sistemi di controllo interforze, aggiudicandosi un finanziamento statale per la sicurezza delle Città Metropolitane sulla base di un progetto che il Comune presentò poco meno di due anni fa”.

“Non esito a definire questa realizzazione della videosorveglianza una svolta per la città di Catania in termini di sicurezza e vivibilità – dice il sindaco Salvo Pogliese-. Il Comune nonostante la condizione di dissesto finanziario ha compartecipato al finanziamento dello Stato: così finalmente potremo controllare il territorio per limitare i fenomeni legati alla microcriminalità diffusa e dunque migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini in tutta la città. Non sfugge il valore anche simbolico di cominciare l’istallazione proprio dal vecchio quartiere di San Berillo – prosegue il primo cittadino – una delle zone che i cittadini legittimamente considerano più a rischio, ma su cui il quotidiano lavoro delle forze dell’ordine e delle istituzioni è riuscito a dare segnali concreti per contenere i fenomeni delinquenziali”.

“Il progetto dell’amministrazione comunale – afferma il comunicato – è finalizzato ad aumentare la percezione del grado di sicurezza dei cittadini, che verrà garantito sia nelle zone del centro storico, sia nei siti a vocazione turistica e aggregazione sociale, ma anche nei parchi e nei centri sportivi, nelle aree mercatali ad alta densità di commercio abusivo e nelle zone periferiche considerate più vulnerabili.”

I punti di installazione delle centraline di rete wireless, sono complessivamente 32, ognuna delle quali fornita da più telecamere: nel caso della zona del vecchio San Berillo, piazza della Repubblica e piazza Grenoble complessivamente saranno 19 le telecamere che monitoreranno per 24 ore l’intera area.

Redazione