Bronte (Catania) vive un momento di profonda commozione per la contemporanea scomparsa di uno dei più importanti rappresentanti politici della storia della città e della moglie. Il covid, infatti, all’età di 84 anni, ha portato via prima Gaetano Bonina già consigliere comunale e vice sindaco e qualche minuto dopo la moglie Carmela Gulino di 78 anni.

Sono andati via quasi contemporaneamente, dopo una vita insieme, come a voler condividere anche questo destino crudele. Entrambi contagiati erano ricoverati nel reparto Covid dell’Ospedale Garibaldi di Catania, dove le cure sono risultate inutili.

Lui persona dalla grande umanità e dagli irremovibili principi morali è stato fiero sostenitore della linea del Pci prima e di Rifondazione comunista dopo. Dopo tante battaglie all’opposizione, nel 1997 l’allora sindaco Mario Zappia lo nominò vice sindaco. 

“Un uomo buono, capace ed intelligente – lo ricorda il sindaco Pino Firrarello – . Un abile rivale ed un leader di cui il nostro paese sentirà la mancanza. Quando arrivai a Bronte con Gaetano ci siamo conosciuti subito. – continua – Eravamo in due partiti diversi (lui comunista, io democristiano), ed entrambi eravamo pienamente convinti delle nostre idee. Era un impiegato modello, uno di quelli che arrivava in anticipo al lavoro, mai in ritardo. Lo ricordo caratterizzato da grande buonsenso e grande disponibilità. Ci uniamo tutti al dolore della famiglia”.

Anche se lievemente scende il numero dei positivi. L’ultima rilevazione prima di Natale ne ha accertati 109, mentre sono 627 coloro che hanno trascorso le feste in isolamento domiciliare.

I coniugi Gulino se ne sono andati in un momento in cui Bronte è stata definita “zona rossa” per l’alto numero dei contagi, in un momento in cui la curva epidemiologica non sembra più risalire.

Su quest’ultimo punto Firrarello aggiunge: “Gli operatori sanitari mi rassicurano, ma invito i miei concittadini ad affrontare questi momenti con grande attenzione. Il Covid non è scomparso, non è battuto: ognuno di noi potrebbe inconsapevolmente contagiare i propri cari. Non possiamo permettercelo”.

Il timore, infatti, è che le feste e le notizie rassicuranti possano far abbassare l’attenzione. Per questo il sindaco, anche attraverso dei volantini, ha sottolineato come il virus possa rimanere in incubazione anche 14 giorni e che il tampone negativo non certifica di non essere stati nei giorni precedenti esposti al contagio.

Redazione