Fin dalle sue ultime interviste riportate dai principali quotidiani maltesi, il Primo Ministro Robert Abela sembra voler minimizzare l’attuale picco di casi di COVID-19, affermando che la scoperta di così tanti positivi è dovuta all’elevato numero di test effettuati, precisando la “totale assenza di casi gravi”.

Abela, nonostante la riluttanza dell’Associazione dell’Ordine dei Medici, continua a ribadire che il Governo si sta impegnando nel mettere “al primo posto la salute pubblica”, cancellando eventi di massa che, secondo le sue dichiarazioni, avrebbero rimpinguato le casse del Paese per una somma pari a 25 milioni di euro.

Ma nel frattempo nell’arcipelago l’ondata di COVID-19 sta continuando la sua ascesa: quest’ultima settimana che precede il Ferragosto è stata una delle peggiori, con più di 250 persone contagiate solo negli ultimi sette giorni, portando così il totale dei casi attivi a sfiorare le 500 unità: un ennesimo record per cui non occorre vantarsi molto. Era prevedibile un rapido aumento dei casi in seguito all’allentamento delle precedenti misure restrittive, e all’apertura delle frontiere.

Ad aumentare le già grandi preoccupazioni degli isolani, ci pensano le “fake news” che circolano ormai giornalmente sul web,  indicando numeri davvero spropositati di contagi, benchè non siano reali. Per questo, il Ministero della Salute ha fatto appello “alla responsabilità”, affermando che non dovrebbero esserci speculazioni sui numeri dei casi e sconsigliando la condivisione di notizie false che potrebbero creare facili allarmismi.

Continuano gli avvertimenti di Paul Pace, Presidente dell’Unione Maltese delle ostetriche e degli infermieri, i quali  affermano che mentre il paese ha appena stabilito un nuovo record di contagiati, più di 100 unità facenti parte del personale sanitario, si trovano attualmente in quarantena, lontane dalle proprie famiglie. Un ammanco senza dubbio considerevole, se l’isola si trovasse improvvisamente in una vera emergenza sanitaria.

La situazione maltese e le notizie riguardanti vacanzieri rientrati da Malta positivi, hanno spinto alcuni Stati a porre restrizioni di viaggio per chi rientra dall’isola; ciò ha portato un gran numero di persone a rinunciare al proprio soggiorno, deteriorando sempre più il settore turistico e lasciando Malta, per certi versi, sempre più isolata.

Ma gli abitanti continuano avere un solo grande timore, chiedendosi se la pandemia sia destinata a peggiorare con l’arrivo dell’inverno. Una cosa è certa: non sarà facile destreggiarsi tra le rassicurazione del Premier ed il reale andamento dell’epidemia.

Nella foto: uno scorcio di Malta

Valentina Contavalle