La debacle in Calabria di domenica scorsa continua ad agitare il M5S. Stavolta nel mirino finisce il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia e volto storico del Movimento, che nei giorni scorsi ha ammesso, in un’intervista al Corriere della Sera, di non aver votato il candidato governatore sostenuto dal Movimento, Francesco Aiello. A quanto apprende l’Adnkronos, infatti, tra gli attivisti locali è iniziata una raccolta firme per chiedere ai probiviri di sanzionarlo, o meglio di espellerlo. Finora sono state raccolte oltre 150 adesioni. Non solo. Alcuni parlamentari, tra Camera e Senato, stanno avanzando la stessa richiesta all’organo disciplinare grillino: prendere provvedimenti immediati contro il senatore ‘ribelle’.

Per gli attivisti che si scagliano contro Morra, con la sua ‘confessione’ il presidente della Commissione Antimafia ha reso “chiaro come il deludente risultato – si legge nel documento visionato dall’Adnkronos – sia stato a tutti gli effetti ostacolato più da detrattori interni che esterni al Movimento. D’altronde Morra aveva già violato i primi 5 punti del comma d) dell’articolo 3 dello statuto dell’associazione Movimento 5 Stelle pregiudicando la campagna elettorale, alla quale non ha partecipato. Morra, con le sue dichiarazioni che hanno trovato ampio risalto sulla stampa in ordine alla lista del M5S in Calabria, ha violato i seguenti punti: attenersi alle disposizioni dello Statuto; rispettare le decisioni assunte dagli organi del MoVimento 5 Stelle; astenersi da comportamenti che possano pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle; attenersi a criteri di lealtà e correttezza nei confronti degli altri iscritti; concorrere attivamente all’azione politica del MoVimento 5 Stelle, avuto riguardo alla propria situazione personale ed alle proprie capacità”.
“Il senatore Morra – si legge ancora – non è stato corretto nei confronti degli altri iscritti, in particolar modo verso quelli che hanno espresso la loro candidatura e verso tutti gli attivisti che, senza riserve mentali, si sono spesi in ogni modo per una reale prospettiva di cambiamento rifugiando dall’autoreferenzialità. Le dichiarazioni di Morra sono sembrate andare verso un vero e proprio boicottaggio e il forte sospetto è che abbia tenuto questa condotta per mera politica interna a discapito dell’interesse dei cittadini calabresi”.

“Non ha, inoltre, minimamente rispettato il volere degli iscritti che, con il 70,6% dei voti sulla piattaforma Rousseau nella votazione del 21 novembre 2019, hanno scelto di presentare le liste in Calabria e che in una successiva votazione dell’11 dicembre 2019 hanno votato per confermare Francesco Aiello come candidato presidente di regione per il M5S. Per noi attivisti tutto ciò è inaccettabile. Chi è contro il movimento, chi in queste elezioni è stato un avversario politico, vada fuori dal Movimento”.
“Chi ha passato le proprie giornate a denigrare la lista del M5S e a screditare in chat e su Facebook l’operato delle centinaia di attivisti che hanno messo impegno e passione per la campagna elettorale – lamentano gli ‘anti-Morra’ – deve abbandonare il Movimento o essere allontanato dallo stesso”. “Da iscritti, quindi, segnaleremo il senatore Morra su Rousseau, al Collegio dei Probiviri per le opportune verifiche sulla sua condotta così nociva per il MoVimento 5 Stelle”. Tra i promotori dell’iniziativa riportati nel documento figurano gli ‘Amici di Beppe grillo Crotone’, ‘Insieme in movimento Crotone’, ‘Meetup Catanzaro’, ‘Meetup isola in movimento’. ‘MEETUP Rende’, Meetup amici Beppe Grillo Cosenza’, ‘Fattivi 5 Stelle Calabria’.

Nella foto: il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra

Adnkronos