“Le notizie rese note dagli organi di stampa circa le indagini a carico dei componenti della Giunta comunale di Catania guidata da Enzo Bianco, di numerosi dirigenti comunali e dei revisori dei conti per l’ipotesi di aver falsificato il bilancio comunale del 2013, confermano le denunce politiche che Catania Bene Comune, molti altri soggetti sociali e alcuni giornalisti hanno presentato alla città negli scorsi anni”.

Il movimento Catania Bene Comune prende posizione in merito alla notizia dell’indagine che coinvolge l’ex sindaco Bianco e la sua ex giunta e in questo comunicato spiega perché:

“Riponiamo piena fiducia nella magistratura che saprà accertare se gli atti compiuti dall’amministrazione Bianco hanno una rilevanza penale. È sempre più evidente che la dichiarazione di dissesto finanziario della città, non è stata una calamità naturale ma ha dei responsabili politici ben definiti.

La sproporzione tra il denaro che il Comune spendeva e le entrate finanziarie dell’ente è stata sempre sotto gli occhi di tutti, è stata denunciata dalla Corte dei Conti ed è il motivo per cui si è accumulato un debito pubblico di un miliardo seicento milioni di euro.

Di fronte alla carenza di risorse, di fronte all’impossibilità di garantire diritti e servizi ai cittadini, sarebbe stata necessaria un’insurrezione dei Sindaci verso i governi regionali e nazionali che riducevano i trasferimenti, sarebbero servite proteste contro quei parlamentari che votavano politiche di austerità e di tagli. Un’intera classe politica cittadina, con responsabilità gravissime della Giunta Bianco, ha invece scelto di ossequiare chi tagliava le risorse e di accumulare debiti, sovrastimando le entrate in bilancio.

Non festeggiamo per l’inchiesta della Procura, non abbiamo nessuna soddisfazione dall’azione giudiziaria. Il fatto che debbano arrivare dei magistrati a sancire la cattiva amministrazione di una città è una sconfitta per la politica, incapace di riconoscere gli errori e di costruire un’alternativa, è una sconfitta per i cittadini che non sono stati in grado di fermare in tempo chi li stava danneggiando. Il danno è fatto e lo stiamo già pesantemente pagando quali cittadini catanesi, con tasse tra le più alte d’Italia e con i servizi e la qualità della vita più scadenti d’Italia.

Non possiamo gioire per un’inchiesta della Procura frutto di leggi che colpiscono gli amministratori che inventano numeri per far quadrare i bilanci, ma consentono che i diritti dei cittadini contino molto meno dei vincoli di bilancio. Catania Bene Comune è stata sempre all’opposizione dell’amministrazione Bianco, anche duramente, e spesso è stata isolata da chi fingeva di non vedere il danno che quella Giunta stava arrecando alla città. Abbiamo continuamente denunciato le anomalie nei bilanci e il mancato coinvolgimento della città nella loro approvazione. Tuttavia è oggi indispensabile rifuggire qualsiasi logica giustizialista e affrontare con serietà i temi delle risorse degli enti locali: i Comuni devono avere le giuste finanze per garantire i servizi essenziali e per mantenere la tassazione dentro criteri di sostenibilità per le famiglie, chi amministra deve avere il coraggio di affrontare una vertenza col Governo nazionale senza le scorciatoie dei trucchi in bilancio.

A tal proposito, anche alla luce dell’inchiesta della Procura di Catania, appare una beffa inaccettabile la rielezione di Enzo Bianco, all’unanimità, ai vertici dell’Anci.

Nella foto: l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco

Redazione