Dovevamo andare al centro commerciale, ma il mio amico Amedeo mi ha chiesto: “Tu per caso vorresti farmi compagnia a Catania per portare la spesa ad un signore che ha bisogno?”. Io istintivamente ho risposto di sì, non pensando che questo gesto potesse sconvolgere il mio natale. Arrivati sul posto abbiamo avuto difficoltà a parcheggiare la macchina, ci trovavamo in uno di quei vicoli stretti della Catania popolare, non si respirava per niente aria natalizia, non c’erano luci, né addobbi natalizi nei balconi. Dopo un paio di tentativi siamo riusciti a parcheggiare e io, Amedeo e  suo fratello Oscar ci siamo diretti, buste della spesa in mano, davanti casa di questo signore a cui avremmo dovuto consegnarla.

Dopo qualche minuto, lo vediamo in lontananza arrivare e riconoscere Oscar (quello con cui aveva più rapporti e che è stato l’ideatore di questo bellissimo gesto), salutandolo con lo stesso calore con cui ha salutato me pur non conoscendomi.

Ho visto subito che il suo volto ispirava serenità e calore, nonostante la sua storia fosse davvero delicata, avendo lasciato il suo Paese insieme alla moglie e alla figlia piccola in balia del mare in un barcone, sperando che oltre quell’orizzonte ci potesse essere un futuro migliore.

Non appena gli abbiamo mostrato la spesa che gli abbiamo portato è rimasto senza parole, sua moglie uscita dal balcone piangeva di gioia. Ci ha invitato a salire in casa, una casa umile, senza nessun oggetto tecnologico dei nostri giorni, se non che una televisione.

Lì abbiamo trovato la sua figlioletta che giocava con le bambole e che non appena ha sentito la porta aperta è rincorsa ad abbracciare il papà tornato dal suo lavoro (ambulante che vende calzini) e incuriosita anche da me e i miei amici con tutte quelle buste stracolme di roba. Alla fine abbiamo lasciato alla famiglia la spesa e gli abbiamo augurato un buon Natale abbracciandoli. Dalla felicità lui ci ha accompagnato fino alla macchina dicendoci più volte grazie.

Quando siamo andati via, un provato un incredibile senso di felicità. Questa vicenda mi ha fatto capire che il vero Natale non è quello fatto da corse per i regali o da abbuffate stratosferiche. Il vero Natale è fare del bene a chi ne ha bisogno: per quanto possa essere un piccolo gesto, ti migliora l’animo.

Se non fosse stato per Amedeo e Oscar, questo povero padre di famiglia avrebbe cenato con la famiglia la sera della vigilia con un pandoro e una piccola busta della spesa che aveva fatto tornando a casa, non aspettandosi un regalo del genere.

Vi ringrazio Amedeo e Oscar per questa esperienza, mi avete fatto capire qual è il vero senso del Natale e della vita.

Giuseppe Ferlito