La consigliera Angela Di Bella, recente assessore di Zafferana , scrive una lettera aperta al sindaco Alfio Russo ed usa parole di fuoco nei suoi confronti, dopo che questi ha azzerato la giunta in seguito alla revoca del presidente del Consiglio comunale Salvatore Sapuppo voluta da nove consiglieri su tredici.

“La decisione di candidarmi come consigliere comunale – scrive Angela Di Bella – scaturiva dalla grande voglia di impegnarmi per i miei concittadini e per la nostra Zafferana: c’era tanto da lavorare nel tentativo di migliorare e cambiare le cose, e senza esitazione alcuna, aderivo con entusiasmo al progetto ‘Zafferana in Comune’. In questi anni il mio unico pensiero è stato quello di convertire le belle parole in azioni concrete e positive, finalizzate esclusivamente a fare crescere e progredire la nostra città”.

Zafferana. Mumicipio. Sopra: il sindaco Alfio Russo con l’ex assessore Angela Di Bella

LA DELUSIONE. “Nel tempo,  però – continua la lettera – mi sono accorta che questo mio entusiasmo, questa mia voglia di fare, veniva ogni giorno ‘raffreddata’, quando non mortificata, mentre ogni mia iniziativa veniva addirittura stoppata senza plausibili motivazioni. Io non ho mai mollato. Non mi sono mai arresa, e ho cercato di lavorare con tutte le mie forze, sempre e comunque, nell’interesse di Zafferana e dei miei concittadini”.

ACCUSE PESANTI. “Ho compreso con amarezza che le sue belle parole, signor sindaco, servivano solo a nascondere i reali problemi della nostra comunità. Quando ho tentato di chiedere spiegazioni, di pensare ad alta voce e soprattutto liberamente, ho trovato un muro di gomma sul quale, puntualmente, rimbalzavano le voci di un consiglio comunale, esautorato, e piegato esclusivamente alla sua volontà”.

IL  VOTO CONTRARIO. “Poi – il tono della Di Bella si fa ironico – mi sono macchiata di un grave crimine di lesa maestà,  quando ho ritenuto giusto non votare la revoca al presidente del consiglio comunale Salvatore Sapuppo. Era ingiusto, era un grave errore al quale mi sono opposta in libertà e coscienza. Lo rifarei”.

LA PUNIZIONE. “E solo per questo motivo, sono stata punita – con freddezza e rapidità – con l’esclusione dalla giunta municipale”.

MA VI E’ DI PIU’. “La punizione inflitta, si è addirittura spinta sino alla revoca dell’incarico di presidente del comitato organizzatore del ‘Premio Brancati’, da me svolto in questi anni con passione, impegno , abnegazione e innegabili risultati positivi. Infine, fatto questo di una gravità inaudita, sono stata esclusa, ancora una volta immotivatamente, dalle commissioni consiliari. Così facendo, mi si impedisce – neanche in Sudan o in Corea del Nord – di esercitare il mio ruolo e la mia funzione d’indirizzo e controllo dell’attività amministrativa. La mia esclusione rappresenta un’offesa e un torto all’intera comunità zafferanese, non solo alle centinaia di persone che mi hanno eletto democraticamente. Ma io non mi fermo, vado avanti. Per me la politica è impegno civico e civile. E’ missione per comprendere e aiutare il  prossimo. E’ progetto di crescita e sviluppo del territorio. E proprio partendo da questi principi e presupposti, io continuerò ad impegnarmi fino allo spasimo, ora e sempre, assieme ai consiglieri Nicotra, Privitera e Sapuppo, per difendere Zafferana e i suoi abitanti dai soprusi, per crescere insieme, per un presente ed un futuro migliore”.

Il sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Russo

Questa la replica del sindaco Alfio Russo, affidata alla testata giornalistica online “Live Sicilia Catania”.

“E’ sotto gli occhi di tutti  – premette il primo cittadino –  che Zafferana Etnea è considerata un vero e proprio fiore all’occhiello della Sicilia, spesso citata a modello di una sana e costruttiva amministrazione. Come Lei ben sa, io tengo moltissimo al mio Comune e da quando ho assunto la carica di sindaco il mio primo pensiero è di accertarmi che tutta l’azione amministrativa comunale si svolga al meglio. Lo dimostra anche il fatto che a meno di due anni dalla conclusione del mio mandato sono state realizzate quasi tutte le voci del mio programma elettorale del 2014”.

LA DIFESA. “Non è mai accaduto che nelle molteplici riunioni di gruppo Le sia mai stata tolta la parola o peggio sia stata ‘stoppata’: la verità semmai sta nella sua sporadica ed inconcludente presenza, che se non fosse stata colmata dalla mia persona, avrebbe compromesso il raggiungimento di qualunque obiettivo programmatico. Mi citi anche un solo episodio, vero e concreto, in cui è emersa una mancata attenzione nei contenuti delle sue osservazioni e sarò ben lieto di confrontarmi nel merito. Non ve ne sono.  ‘Gli innegabili risultati positivi’ che si vanta di aver realizzato l’ex assessore Di Bella costituiscono, piuttosto, il frutto del lavoro quotidiano ed incessante profuso dagli altri membri della giunta, dagli uffici preposti, dai consiglieri comunali e dal sottoscritto”.

TONI PROVOCATORI. Il sindaco Alfio Russo definisce “provocatori, pretestuosi ed infondati” i toni della lettera della Di Bella e prendendo spunto da ciò incalza: “I toni della sua nota confermano la correttezza ed opportunità della mia decisione di procedere al suo avvicendamento in giunta il cui rimpasto risultava già previsto e concordato sin dal mandato amministrativo nel gruppo ‘Zafferana in Comune”.

IL PERCHE’ DELLA REVOCA ASSESSORIALE. “La revoca del mandato assessoriale e le coeve decisioni assunte dal civico consesso – lungi dall’essere riconducibili alla mia esclusiva volontà – costituiscono, per converso, diretta espressione delle determinazioni collegialmente prese all’esito di svariati incontri  cui anche Lei ha avuto modo di presenziare. La decisione di allontanarla dall’amministrazione attiva della nostra Comunità, lungi dall’essere ascrivibile ad una mia esclusiva scelta ‘fredda’ e ‘punitiva’, costituisce una precisa volontà discendente da ben nove consiglieri che hanno preso le distanze dalla sua persona, quale logica conseguenza della sua irrazionale, insensata ed illogica presa di posizione, consistente nel patto assunto con gli elettori e nel ripudio del progetto di crescita e sviluppo sposato, anni addietro, assieme agli altri esponenti del gruppo consiliare di maggioranza. Una scelta tanto infelice, quanto meschina, priva di motivazioni riconducibili alla gestione della cosa pubblica, dettata da tornaconti elettorali personali, in previsione delle prossime elezioni comunali”.

PROTAGONISMI. “Sono io a sottolinearle – seguita il sindaco – un principio morale, che Lei ha trascritto nella Sua nota, forse senza comprenderne il significato che la ‘politica è impegno civico e civile’, è ‘progetto di crescita e sviluppo del territorio’. Lo dimostra il fatto che alle Sue parole non abbiano fatto seguito i fatti, quelli concreti che si aspettavano da Lei, consistenti nell’anteporre ai protagonismi ed alle aspirazioni personali dei singoli, il superiore interesse dei cittadini. Dal canto mio proseguirò con ancora più convinzione, energia ed autorevolezza l’ambizioso progetto di crescita e sviluppo del Gruppo ‘Zafferana in Comune’ – che in questi anni ha già raggiunto notevoli traguardi in svariati settori, come si evince  dalle attestazioni pressoché unanimi ricevute a livello regionale e nazionale – scevro dal qualunque ‘poltronite’ e personalismo”.

Rosalba Mazza