“Sono Benedetta, ho 16 anni e faccio parte della Vida Academy, una scuola ballo di Bronte (Catania) che dalle mie parti è considerata una eccellenza delle danze caraibiche, che conta su una cinquantina di giovani e giovanissimi talenti che svolgono questa disciplina con tanta passione”.

“Sono Aurora, ho 19 anni e frequento la stessa scuola. Il mio percorso nel mondo della danza è iniziato fin da piccolina, muovendo i primi passi nel latino. Nel 2018 mi sono avvicinata al caraibico, e da allora non l’ho più lasciato”.

“Sono Giorgio, ho 29 anni e faccio parte da soli due anni della stessa Academy, gareggiando nei vari campionati nazionali e regionali di danze caraibiche”.

Fin qui tutto “normale”, nel senso che Benedetta Gardani, Aurora Prisco e Giorgio Bonsignore (li elenchiamo secondo un ordine crescente di età) sono tre ragazzi brontesi che, come tanti, fanno scuola di danza.

La loro storia, però, è diversa dalle altre, poiché di recente hanno toccato il tetto d’Italia: Benedetta e Aurora sono arrivate prime ai campionati nazionali di ballo caraibico alla Fiera di Rimini nella categoria del ballo singolo. Un ottimo risultato, completato dalla semifinale del ballo in coppia (la finale è sfuggita per un soffio) che ha visto Aurora gareggiare assieme a Giorgio.

Insomma, si tratta di quei miracoli di un profondo Sud che riesce a farsi onore in grazie al sacrificio e all’applicazione, al talento e alla capacità dei giovani e dei loro insegnanti (in questo caso Delia Uccellatore e il marito Vincenzo Pellegriti, titolari della Vida Academy) che credono in quello che fanno.

Benedetta Gardani, 16 anni, di Bronte (Catania), campionessa italiana di ballo caraibico della sua categoria. Sopra: Aurora Prisco, Delia Uccellatore (insegnante), Giorgio Bonsignore e Benedetta Gardani durante i campionati di Rimini

“Quando ho iniziato a danzare all’età di soli 4 anni – dice Benedetta – tutto era nuovo e incerto. C’era entusiasmo, ma anche timidezza, non sapevo quanto il ballo sarebbe diventato importante e fondamentale per me”.

“Sin da quando andavo all’asilo – le fa eco Aurora – sognavo di diventare una ballerina, come tante delle mie amichette. I miei genitori hanno sempre visto in me del potenziale, ma inizialmente consideravano la danza come un semplice passatempo, convinti che prima o poi avrei smesso. Con gli anni, però, si sono resi conto della mia determinazione e del coraggio con cui portavo avanti ciò in cui ho sempre creduto. Così mi hanno sostenuta nell’intraprendere un percorso agonistico. Ho iniziato a gareggiare nel dicembre del 2022, partecipando a competizioni, quasi ogni mese, in diverse città d’Italia”.

Ad entrare nel merito di questi campionati che hanno dato lustro ad una città come Bronte e ad una scuola come la “Vida” è Giorgio, che parla delle soddisfazioni raggiunte nel ballo in coppia con Aurora: “Un secondo posto nazionale e un primo posto come campioni regionali di bachata classe C. Poi abbiamo gareggiato nel campionato italiano FIDESM di danze caraibiche, dove non potevamo chiudere la stagione agonistica nel modo migliore: arrivare in semifinale, ma al tempo stesso raggiungere la consapevolezza delle nostre potenzialità che in futuro cercheremo di valorizzare al massimo”.

E’ quando Giorgio comincia a parlare della medaglia d’oro conseguita ai campionati italiani che Benedetta e Aurora diventano un fiume in piena esprimendo tutto l’entusiasmo e l’emozione che hanno in corpo.

Benedetta: “Partecipare al campionato italiano è stato come entrare in un mondo più grande di me, avevo molta paura, il timore di non essere pronta, ma allo stesso tempo anche sono stata attraversata da un’energia bellissima. E ora che ho vinto, il sentimento è diverso perché c’è gioia, orgoglio, gratitudine. Quella medaglia è molto più di un premio, è il simbolo di tutto il lavoro, la fatica superati con determinazione”.

Aurora Prisco, 19 anni, di Bronte, campionessa italiana di ballo caraibico nella sua categoria

Aurora: “Tra tutte, l’esperienza più importante è stata senza dubbio il Campionato Italiano. Ritrovarmi a Rimini è stato qualcosa di indescrivibile: fino a poco tempo prima lo avevo visto solo attraverso i social, e ora mi trovavo davanti alla struttura della Fiera, pronta a scendere in pista.
Appena ho visto la pista di gara, ho sentito salire dentro di me una forte adrenalina e la voglia di dimostrare a tutti, ma soprattutto a me stessa, quanto valessi. Volevo mettermi in gioco, nonostante l’ansia, consapevole dell’importanza di quella gara. Ma sono riuscita a gestirla, e il risultato è stato incredibile, diventare Campionessa Italiana al mio primo campionato è stata un’emozione indescrivibile. Mi si sono subito riempiti gli occhi di lacrime, quasi senza riuscire a realizzare quello che stava succedendo. Vedere la mia insegnante e i miei compagni gioire con me è stato impagabile. Questa medaglia rappresenta ore e ore di allenamento, di sacrifici e di rinunce quotidiane”.

Giorgio: “Dire di aver provato delle emozioni immense in quella pista sarebbe scontato, eppure è così, tra gioia, stupore, adrenalina e anche un po’ di rammarico per non essere saliti sul podio nel ballo a coppia. Proprio per questo ho voglia e fame di nuovi traguardi e di nuove sfide per la prossima stagione. Cos’è la danza per me? Il potere di farmi estraniare dal mondo reale, dove ogni giorno ci sono battaglie vere da affrontare, mi fa star bene, e quando qualcosa ti fa stare bene diventa la tua forza nella vita di tutti i giorni”.

Redazione