La CGIL Catania, insieme a FILLEA e SPI, promuove per venerdì 11 luglio nel Salone “Russo” della CGIL Catania in via Crociferi 40, l’iniziativa “Luglio di Sangue, Memoria di Libertà – Catania e Genova 1960-2025”, un gemellaggio simbolico per onorare la memoria di Salvatore Novembre e di tutte le vittime che hanno pagato con la vita il diritto di manifestare e protestare.
Un evento carico di significato civile, storico e sindacale, che vedrà il confronto tra i vertici regionali e locali della CGIL, e studiosi e rappresentanti del mondo accademico.
Carmelo De Caudo, segretario generale CGIL Catania, aprirà i lavori. Seguiranno le relazioni di Giuseppina Rotella (segretaria generale SPI CGIL Catania) e Vincenzo Cubito (segretario generale FILLEA CGIL Catania). Interverranno inoltre Igor Magni (segretario generale CGIL Genova), Alfio Mannino (segretario generale CGIL Sicilia), Pinella Di Gregorio (direttrice Dipartimento Scienze pubbliche e sociali UNICT), Maria Concetta Balistreri (segretaria generale SPI CGIL Sicilia) e Giovanni Pistorio (segretario generale FILLEA CGIL Sicilia). Le conclusioni saranno affidate a Mattia Gambilonghi, ricercatore Area storia e memoria della Fondazione Di Vittorio.
“L’incontro – scrivono gli organizzatori – intende ribadire un principio non negoziabile: la memoria è un atto di giustizia, e la libertà di protesta è un pilastro democratico che va difeso senza ambiguità”.
CHI ERA SALVATORE NOVEMBRE. Salvatore Novembre (Capizzi, 9 marzo 1940 – Catania, 8 luglio 1960) è stato un operaio italiano. Fu ucciso da agenti della Polizia in via Etnea nello slargo di Piazza Stesicoro a Catania la sera dell’8 luglio 1960.
Gli scontri e l’uccisione. La mattina del 8 luglio, Salvatore Novembre, disoccupato edile, sposato con Antonina Zimbili, lasciò la sua abitazione di Agira (Enna) diretto a Catania per cercare un lavoro. Quel giorno a Catania era in corso una manifestazione che seguiva ai fatti di Genova, Reggio Emilia, Licata, Palermo, città dove si erano verificati durissimi scontri di piazza, con morti e feriti, contro il governo Tambroni e il congresso del Movimento Sociale Italiano che doveva tenersi a Genova.
La sera, coinvolto nella manifestazione, il ventenne Novembre fu ferito mortalmente alle 19.30 da uno o più colpi d’arma da fuoco sparati dalla polizia.La morte non fu immediata e fu impedito a chiunque di avvicinarsi.
I suoi funerali diedero origine a una grande manifestazione di popolo a Catania il 13 luglio a cui parteciparono decine di migliaia di persone; era anche presente Giorgio Napolitano in rappresentanza del Partito Comunista Italiano.
Salvatore Novembre è sepolto nel cimitero di Agira, in provincia di Enna, dove viveva (fonte: Wikipedia).
Nella foto: la locandina dell’evento organizzato dalla Cgil di Catania
Redazione
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