E’ da quattordici anni che a Patti (Messina) si assiste ad un’aggressione continua verso gli alberi di proprietà pubblica, pericolosi, a detta degli amministratori comunali, per l’incolumità dei cittadini a causa delle mutate condizioni climatiche. Questa, secondo gli esperti del verde, botanici, ingegneri ambientali, agronomi, suona come “una scusa per cementificare in maniera indiscriminata”, senza tenere nella giusta considerazione la salute pubblica che passa attraverso la salubrità dell’aria.
Mi spiace dover ripetere concetti triti e ritriti che ci riportano alla conoscenza, purtroppo dimenticata dagli amministratori comunali, dei vantaggi che le piante regalano all’uomo, primo fra tutti la produzione di ossigeno, elemento che non si trova in natura, importante per gli esseri viventi e prodotto in gran parte dai nostri amici.
Per questi tagli indiscriminati, noi cittadini attenti a questi organismi viventi, entriamo in ansia ogni qualvolta si parla di “riqualificazione” come è successo in Piazza Mario Sciacca.

Patti (Messina), piazza Mario Sciacca durante i lavori di restyling. A sinistra, i tigli. Sopra: il Comitato sorto per salvare gli alberi
Nello scorso autunno, il 13 novembre, nella Sala Conferenze del municipio, in occasione della presentazione dei progetti di democrazia partecipata, a margine è stato presentato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Sidoti, il progetto di riqualificazione della suddetta piazza, davanti a una platea sparuta di cittadini.
Da subito, chi era presente, ha avuto l’impressione di un progetto di cementificazione della piazza, costruita tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, secondo il modello di Giardino Italiano, con due aiuole rettangolari, rivestite a prato con un cedro centrale e contornate perimetralmente da siepi di pitosforo e un’area centrale esagonale con una fontana in cemento, a dir la verità poco artistica, con quattro getti d’acqua e aiuole di contorno adornate con piante di ibiscus di diversi colori.
Nei decenni precedenti, generazioni di pattesi, si sono incontrate intorno alla fontana per chiacchierare e anche, soprattutto i bimbi, per ammirare i pesci rossi di varie misure, mentre il pitosforo fiorito rendeva l’aria profumata in primavera.
Noi, abitanti residenti in Centro, ci addormentavamo con lo scroscio dell’acqua che ci regalava un senso di frescura nelle estati calde, ma non torride come quelle degli ultimi anni. Per quasi sessanta anni i pattesi venivano a passeggiare in piazza Mario Sciacca, luogo importante di incontro e si sono seduti all’ombra dei tigli, chiacchierando amichevolmente di calcio, di politica, ridendo felici, come quando la squadra di calcio della nostra città ha vinto il Campionato, agli inizi degli anni settanta, compiendo un salto di categoria e approdando al campionato di Promozione; o piangendo, come quando si riempì di giovani silenziosi con lo sguardo smarrito per la morte di un loro coetaneo.

“Noi, abitanti residenti in Centro, ci addormentavamo con lo scroscio dell’acqua che ci regalava un senso di frescura nelle estati calde…”. Nella foto: la piazza di notte in questi giorni di lavori in corso
Questi ricordi ci portano all’oggi, ai giovani amministratori, che considerano vecchio e disdicevole ricominciare a curare ciò che si è costruito in passato, perché non credono che i luoghi possano essere importanti per mantenere viva la Storia di una città, anche se sento sempre ripetere con orgoglio che Patti è una città dalla storia millenaria.
Di Piazza Mario Sciacca, a parte il nome che ricorda un giovanissimo pattese morto all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, sono rimasti i Tigli che rappresentano un Ecosistema ricco di biodiversità, come lo era il pitosforo che filtrava l’aria zeppa di particelle minuscole dello scarico delle auto, regalandola pulita ai bimbi seduti nel passeggino o sdraiati in carrozzina.
In questa primavera, quasi a volere dimostrare la loro gioia di esserci, i Tigli si sono riempiti di fiori dal profumo inebriante che, spero, accompagnerà le generazioni future, tra cui quella dei miei piccoli e carissimi nipotini.
I Tigli, tre dei quali, su cinque esistenti, dovevano essere tagliati secondo il nuovo progetto di riqualificazione, per fare spazio, dal lato opposto alla piazza, a tre nuovi giovani alberelli.
Per questo motivo, in loro difesa, si è costituito rapidamente un Comitato di cittadini e di associazioni, quale Italia Nostra Nebrodi, che è stato ricevuto dal Sindaco Gianluca Bonsignore e dall’assessore Sidoti, i quali hanno ascoltato le ragioni a difesa della vita di questi alberi bellissimi, amati dalla maggior parte degli abitanti. Adesso siamo in attesa del prossimo Consiglio Comunale, dove si parlerà dei nostri Tigli, su richiesta di Giacomo Prinzi, Presidente del Consiglio Comunale, e si consentirà al nostro Comitato di leggere la relazione di un agronomo esperto e amico degli alberi, Ugo Orlando.

Un’altra immagine del Comitato
Cosa si aspetta dal futuro il neocostituito Comitato? È nostro auspicio che le amministrazioni che verranno, di qualsiasi colore esse siano, tengano nella giusta considerazione tutte le fasce della popolazione che anima la nostra Città, i bambini e gli anziani, i giovani che amano andare in bicicletta, i cittadini che si muovono in carrozzina e i pedoni, i proprietari di animali d’affezione quali i cani e i gatti, predisponendo aree idonee.
Inoltre auspichiamo che, quando si decide di riqualificare, non si pensi solo a spendere soldi, ma si pensi ai cittadini che vi abitano e alla loro qualità di vita che passa attraverso la conservazione del verde preesistente, abitato da piccoli mammiferi, uccelli, insetti e rettili che arricchiscono Patti di biodiversità.
Si auspica, inoltre, che in questo futuro ipotetico, ma non utopistico, abbiano un ruolo importante i vigili urbani e l’assessore al Verde Pubblico, che dovrebbe essere presente alla presentazione dei progetti alla cittadinanza. Il Comitato chiede troppo?
Gaia Mairo
Grazie, Gaia dell’articolo: dici bene e chiaro qual’e’ l’effettiva situazione. Spero nel buonsenso del Consiglio Comunale che a breve discutera’ e decidera’ riguardo questo punto all’Odg. Sono fiduciosa!