In nome del “decreto Sicurezza” la Lega di Palermo, attraverso la commissaria provinciale Sabrina Figuccia, attacca il parroco del quartiere Sperone, don Ugo Di Marzo, per avere criticato lo sgombro forzoso di alcune famiglie da alloggi occupati abusivamente (“Lo Stato forte coi deboli e debole coi forti”) avvenuto nei giorni scorsi. In pratica don Ugo, da sempre impegnato nella lotta contro la povertà, la mafia e la droga, critica l’atteggiamento dello Stato, che invece di partire da un risanamento complessivo del quartiere, impone la forza.
Con una nota inviata anche a L’Informazione, la commissaria del partito di Salvini, oltre a fare l’elogio del decreto, stigmatizza la presa di posizione di don Ugo, che, invece di occuparsi di queste cose, dovrebbe pensare maggiormente “alle anime”.
“Finalmente – scrive la commissaria della Lega – si registra un deciso cambio di passo nella gestione degli sgomberi nella città di Palermo, un segnale forte e necessario per riportare legalità e dignità in aree troppo spesso abbandonate al degrado e all’abusivismo. Gli effetti del decreto Sicurezza si cominciano a vedere”.
“A Don Ugo – scrive la commissaria della Lega -, parroco di frontiera da sempre presente nelle periferie e punto di riferimento per tanti cittadini in difficoltà, va tutta la mia stima per l’impegno e la dedizione dimostrati. Tuttavia, mi permetto con rispetto di suggerirgli di concentrare i suoi sforzi su ciò che più gli compete, ovvero il sostegno spirituale e umano alle anime dei palermitani, piuttosto che intervenire sulle dinamiche burocratiche e amministrative”.
“Criticare lo Stato – dice Sabrina Figuccia – per il semplice fatto di fare il proprio dovere nel contrastare l’illegalità, attraverso sgomberi più rapidi ed efficaci, ma anche con la riqualificazione degli spazi pubblici e la promozione della cultura, rischia di essere un messaggio distorto, che alimenta solo rabbia e confusione”.
“Comprendo bene – rincara Figuccia – la frustrazione di chi ogni giorno combatte al fianco dei più deboli. Ma è proprio a loro che guarda il decreto sicurezza varato dal governo nazionale: uno strumento che intende offrire più equilibrio, protezione e giustizia sociale, soprattutto a chi vive nelle zone più fragili della città”.
“Lo Stato c’è – conclude l’esponente leghista -, e deve esserci. La legalità non è un nemico, ma il primo passo verso una Palermo più giusta e più libera”.
Nella foto: don Ugo Di Marzo, parroco del quartiere Sperone di Palermo (immagine agenzia Dire)
Redazione
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