Ieri, 10 maggio 2025, a Bronte (Catania), circa 60 donne – di tutte le età – hanno potuto effettuare gratuitamente uno screening per la prevenzione del tumore al seno. “Un traguardo importante – dicono gli organizzatori, Giuseppe Gullotta dell’Associazione consumatori Aiace, e Francesco Giordano del Centro sanitario Farmasan – che ci auguriamo di poter replicare presto”. 

“Tutto si è svolto nel migliore dei modi – aggiunge il presidente dell’associazione dei consumatori – grazie al dottor Alessandro Belvedere, che ha effettuato i controlli, e alla straordinaria disponibilità del dottor Giordano e della sua equipe della Farmasan, a partire dalle collaboratrici Gina e Maria, impeccabili nell’organizzazione, che hanno scaglionato gli appuntamenti e riducendo al minimo l’attesa”.

“Una partecipazione importante – dicono ancora all’unisono i promotori – che dimostra quanto le donne abbiano bisogno, e desiderio, di prevenzione. Siamo soddisfatti perché, da quanto ci è stato riferito, molte di loro non facevano uno screening da molto tempo: questa è stata un’occasione concreta per prendersi cura delle proprie persone e per riaffermare il diritto fondamentale alla salute”.

“Purtroppo – affermano – non siamo riusciti ad accontentare tutte, ma ci impegniamo sin da ora a organizzare nuove giornate di screening. La prevenzione è un bene per tutti: per le donne, che possono proteggere la loro salute e la loro vita, e per lo Stato, che può risparmiare su cure complesse investendo in diagnosi precoci”.

“Nonostante questo – dichiarano il presidente dell’associazione consumatori e il fondatore e direttore del Centro Farmasan -, la medicina territoriale resta ancora troppo fragile. Servono impegno, risorse, visione. E noi siamo determinati a fare la nostra parte, con più forza di prima. Prevenzione significa anche promuovere stili di vita sani, ed è per questo che sosteniamo con convinzione i progetti di camminate all’aria aperta e socializzazione”.

“Nel 2025 – si legge nella nota – dobbiamo avere il coraggio di immaginare una sanità diversa: non solo ospedali per l’urgenza (che pure vanno difesi) ma una rete diffusa di servizi, vicina alle persone. Il ‘medico a sportello’ (da cercare solo quando serve) non funziona più: intasa i pronto soccorso, rende tutto più difficile, fa perdere tempo prezioso. Serve formazione, consapevolezza e volontà di proporre soluzioni concrete”.

Sopra: da sinistra, il medico Alessandro Belvedere che ha effettuato lo screening per la prevenzione del tumore al seno, assieme agli organizzatori: Giuseppe Gullotta, presidente dell’associazione consumatori Aiace, e Francesco Giordano, direttore del Centro sanitario Farmasan

Redazione