I Carabinieri della Stazione di Riposto (Catania), con il supporto del Nucleo antisofisticazione del Nas e del Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) di Catania, durante un’ispezione nella mensa scolastica dell’istituto scolastico “Salvatore Quasimodo” della cittadina etnea, hanno riscontrato carenze igienico sanitarie e hanno contestato all’amministratore dell’azienda, un 72enne catanese, sanzioni amministrative per un totale di quasi 6 mila euro e, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria per mancata sottoposizione alla sorveglianza sanitaria di 4 lavoratori.
Sulla vicenda, nel pomeriggio, è intervenuto il sindaco di Riposto, Davide Vasta, per rassicurare i genitori degli alunni che frequentano la scuola. Ma procediamo con ordine.
“Le violazioni rilevate – spiegano i militari – hanno riguardato carenze igienico-sanitarie dei locali dove venivano preparati i pasti per gli alunni, oltre alla mancata attuazione delle procedure di autocontrollo previste dal sistema HACCP, “un protocollo che serve a prevenire rischi come contaminazioni o conservazione impropria dei cibi, e rappresenta una garanzia essenziale per la sicurezza dei consumatori”.
“La mancata applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP – spiegano i militari dell’Arma -compromette la capacità di monitorare e controllare i punti critici durante i processi di preparazione e somministrazione degli alimenti”.
Per quanto riguarda le condizioni igieniche non conformi alla normativa vigente, gli investigatori hanno trovato residui di utilizzo giornaliero non adeguatamente rimossi nelle aree di preparazione e conservazione degli alimenti, pulizia insufficiente delle superfici di lavoro e delle attrezzature, nonché una gestione non ottimale della manutenzione di frigoriferi e congelatori, fondamentali per garantire il rispetto delle temperature di conservazione dei cibi.
“Anche la formazione del personale sulle buone pratiche igieniche – è scritto nella nota dell’ufficio stampa dell’Arma -, come il lavaggio delle mani, la pulizia degli ambienti e la manipolazione sicura degli alimenti, insieme a una corretta gestione dei rifiuti, avrebbe potuto assicurare standard più elevati di igiene e sicurezza”.
Proprio in materia di sicurezza sul lavoro, i Carabinieri del NIL hanno riscontrato che i 4 lavoratori presenti non erano stati sottoposti alla prevista sorveglianza sanitaria, ovvero quell’insieme di atti medici finalizzati alla tutela dello stato di salute dell’impiegato, in relazione all’ambiente dove lavora e ai fattori di rischio professionali. Questa violazione è costata al titolare una denuncia penale, ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e fino a condanna definitiva.
“Le violazioni accertate – conclude il comunicato -, pur significative, non hanno portato alla sospensione dell’attività perché, in questi casi, la legge consente ai Carabinieri del Nas di impartire precise prescrizioni al titolare, obbligandolo a ripristinare, nel più breve tempo possibile. le condizioni igieniche e ad adeguarsi alle normative”.
Sulla vicenda, come detto, è intervenuto il sindaco di Riposto, Davide Vasta, con la seguente nota: “Premetto, per rassicurare i genitori, che dai controlli eseguiti non sono state riscontrate gravi carenze di natura igienico sanitaria, perché in tal caso i militari, qualora vi fosse stato rischio per la salute pubblica, avrebbero giustamente disposto la chiusura immediata della mensa”.
“Nel verbale, che io stesso ho avuto modo di leggere – spiega il sindaco di Riposto – , i Nas hanno dichiarato, e cito testuali parole, che ‘venivano esaminati a campione gli alimenti presenti, i quali risultavano regolarmente confezionati ed etichettati, con data di scadenza in corso di validità”.
“Detto ciò – afferma Vasta -, non appena appreso del controllo compiuto e delle violazioni riscontrate, ho subito disposto che il nostro funzionario si adoperasse per verificare quanto previsto nel capitolato d’appalto per avviare di conseguenza tutte le procedure di contestazione da applicare alla ditta”.
“Fino ad oggi – conclude il primo cittadino di Riposto – i controlli nella mensa sono stati eseguiti da un nostro addetto, ma, alla luce di quanto accaduto, istituiremo una commissione formata da rappresentanti dei genitori e da nostro personale a garanzia della massima trasparenza e vigilanza sul servizio”.
Nella foto: i Carabinieri durante l’ispezione al “Salvatore Quaimodo” di Riposto (Catania)
Redazione
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