“Il governo Schifani, re dell’improvvisazione, ha un piano per la crisi idrica e per Agrigento capitale della cultura?”. Se lo chiede in due distinte interrogazioni il deputato del Movimento Cinque Stelle all’Assemblea regionale siciliana, Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata (Agrigento), destinatario di parecchie minacce negli anni in cui è stato amministratore della sua città.

Il deputato del M5S all’Assemblea regionale siciliana Angelo Cambiano. Sopra: il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani
“Che il governo Schifani – dice Cambiano – sia campione in fatto di improvvisazione ed estemporaneità non è certo una notizia, e due recenti questioni nell’Agrigentino non hanno fatto altro che confermarlo. Mi riferisco alla gestione della crisi idrica e a quella di Agrigento Capitale della Cultura, vicenda, questa, dove sta succedendo di tutto, tranne che promuovere l’immagine della città. Sulle vicende ho presentato due distinte interrogazioni per capire cosa intenda fare l’esecutivo regionale nell’immediato futuro”.
“Per quanto riguarda i dissalatori – afferma il deputato del M5S – Schifani in queste ore ha ribadito l’intenzione di concentrare gli sforzi sugli impianti di Trapani, Gela e Porto Empedocle, dimenticando che tutta la Sicilia richiederebbe interventi capillari, lungimiranti e programmati. Da tempo – seguita – abbiamo suggerito, attraverso innumerevoli atti politici, l’installazione di moduli di dissalazione di minore portata per soddisfare parte del fabbisogno idrico di diverse comunità, come a Licata, dove esistono condizioni logistiche e amministrative favorevoli per un simile progetto”.
“Il top dell’improvvisazione del governo regionale – continua Cambiano – si sta verificando ad Agrigento, dove le dimissioni dello stimato professore Minio non sono che l’ultimo atto di una rappresentazione tutt’altro che edificante, a causa di una gestione quantomeno discutibile dell’evento e delle opere pubbliche ad esso collegate, di cui l’ormai famosissima vicenda dei tombini asfaltati in occasione della visita del Presidente della Repubblica è l’esempio più eclatante”.
“Con l’interrogazione – conclude l’esponente pentastellato – chiediamo se sia stato pianificato un monitoraggio continuo sui fondi pubblici destinati all’evento e quali strategie siano state varate per affrontare ulteriori problematiche della città, come il decoro urbano e l’approvvigionamento idrico, affinché Agrigento possa trarre dalla kermesse benefici duraturi”.
Redazione
Leave A Comment