“Situazione catastrofica in cui versano i docenti in questione, sostanzialmente immobilizzati da più lustri negli istituti di assegnazione, senza possibilità reale di rientro”.

Romano Pesavento, presidente del Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani (Cnddu) non le manda a dire e a nome della sua associazione invia agli organi di stampa un comunicato in cui, “dopo aver analizzato i dati relativi ai trasferimenti della classe di concorso A046 (discipline giuridiche ed economiche), prende atto della situazione catastrofica in cui versano i docenti in questione, sostanzialmente immobilizzati da più lustri negli istituti di assegnazione, senza possibilità reale di rientro”.

In Sicilia – si legge nella nota – si registrano solo tredici trasferimenti interprovinciali (1 posto ad Agrigento; 2 posti a Palermo; 3 posti a Catania; 2 posti a Caltanisetta; 1 posto a Enna; 1 posto a Ragusa; 1 posto a Siracusa e 2 posti a Trapani); cinque posti sono stati assegnati a docenti con precedenza (legge 104/92).

“I dati in questione – dice il comunicato – inducono a una riflessione semplice: nulla cambia da un anno all’altro circa la mobilità per la classe di concorso A046, perché sostanzialmente non sono stati messi in atto né strategie né provvedimenti funzionali a cambiare lo status quo che da più di dieci anni a questa parte riproduce una realtà stagnante e obsoleta”.

“È necessario ribadire il concetto – scrive Pesavento -: se i docenti A046 non tornano alla propria sede di residenza, neanche dopo quindici anni di servizio a mille chilometri di distanza, dal momento che nessuno ha mai preteso il posto sotto casa subito, dipende in buona parte dalla mancanza di progetti, iniziative e riforme, facilissimi da attuare e di grande utilità sociale, che vengono costantemente disattesi, nonostante le continue sollecitazioni e le indicazioni operative di riferimento del nostro Coordinamento”.

Il Cnddu pertanto “chiede urgentemente al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, di prendere atto di tale grave situazione e intervenire tempestivamente per alleviare gli effetti abnormi di un’anomalia nel panorama scolastico veramente incomprensibile e inaccettabile”.

Redazione