L’Italia è un paese meraviglioso, ricco di risorse storiche, artistiche, architettoniche e paesaggistiche. Un patrimonio che ci rende la nazione più bella al mondo. A fare splendido il nostro Bel Paese è la presenza di numerosi borghi che da Nord a Sud  attraggono l’ammirazione dei turisti di tutto il pianeta: manufatti antichi, chiese, castelli, piazze e innumerevoli monumenti racchiudono la bellezza di questo immaginario Stivale che geograficamente si estende da Bolzano fino a Capo Passero.

Antonio Camarda, sindaco di Castiglione di Sicilia (Catania). Sopra: il panorama del paese

Dopo la pandemia, questi luoghi sono stati rivalutati per l’aria salubre, i prodotti enogastronomici e l’ospitalità.  In Sicilia ci sono 23 paesini che hanno costituito l’Associazione Regionale dei “ Borghi più belli della Sicilia “, che fa parte del circuito più ampio dei “ Borghi più belli d’Italia “. L’obiettivo è quello di promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio storico, naturalistico e paesaggistico delle piccole comunità.

Antonio Camarda è il sindaco Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania, un comune considerato fra i più suggestivi, non solo della regione, ma dell’Italia. 

Signor sindaco, quali iniziative sono previste per valorizzare i borghi siciliani?

“Nel 2023 a Sambuca di Sicilia si svolgerà l’assemblea nazionale dei Borghi più belli d’Italia. Per quanto riguarda Castiglione di Sicilia porteremo avanti due iniziative messe in campo lo scorso anno: la “ Casa di 1 euro “ e la “Casa del borgo“ attraverso un  sistema di rete che invita ad investire sul territorio”.

Un’occasione quindi per valorizzare la Sicilia. In che modo vi state preparando all’appuntamento?

“L’associazione Borghi più belli di Sicilia, il cui presidente è il sindaco di Ferla, sta mettendo in campo un insieme di iniziative al fine di promuovere tutti i comuni siciliani più piccoli. Vorrei ricordare che di recente è stato pubblicato un libro in lingua inglese presentato a Roma che descrive questi luoghi incantevoli”.

Intendete valorizzare i vostri paesi attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)? Quali progetti state realizzando?

“Il Pnrr è un’occasione importante per far crescere le nostre comunità. Si stanno mettendo in campo progetti di recupero dei centri storici. Come associazione stiamo ragionando sulla possibilità di attivare una cabina di regia che possa verificare le opportunità per la rete dei Borghi siciliani, sia in termini di promozione, sia in termini di sviluppo economico”.

Il Castello di Lauria in territorio di Castiglione di Sicilia

I borghi siciliani sono custodi di un immenso patrimonio storico, artistico e architettonico. Secondo lei questa ricchezza potrebbe essere un’opportunità da sfruttare per favorire lo sviluppo economico e sociale?

“Credo che questo sia il nostro punto di forza. A Castiglione di Sicilia abbiamo un immenso patrimonio storico composto da tante chiese, dal Castello di Lauria, dalla fortezza siculo-greca, dalla Cuba bizantina, oltre a uno straordinario patrimonio naturale  in cui spiccano le Gurne dell’Alcantara e l’Etna. La mia Amministrazione è beneficiaria di diversi finanziamenti. A questo bisogna aggiungere il bando per le micro-imprese, che ha l’obiettivo di veicolare il marchio dei borghi più belli d’Italia per favorire la nascita di strutture ricettive, botteghe dell’artigianato e tanto altro”.

La Chiesa di Sant’Antonio

Dal punto di vista turistico, quali tipi di iniziative sono previste per incrementare il flusso dei visitatori?

“Castiglione di Sicilia dispone di 800 posti letto. Nel nostro territorio c’è anche un campo da golf a 18 buche: questo ha favorito una sinergia fra l’Amministrazione e i privati che porta a realizzare un’operazione di promozione e di marketing. Un altro punto di forza sono le 70 cantine vitivinicole presenti in un territorio conosciuto in tutto il mondo come eccellenza del settore”.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Castiglione fu teatro di una feroce rappresaglia da parte dei tedeschi: furono uccisi 16 civili e saccheggiate molte abitazioni. Nel 2002 avete ricevuto da parte del Presidente della Repubblica la medaglia di bronzo per merito civile. In che modo intendete tutelare la memoria storica e trasmetterla alle future generazioni?

“Stiamo lavorando per realizzare un Museo della memoria  legato alla strage del 12 Agosto 1943. I locali sono stati individuati. Completato l’iter che richiederà qualche anno, intendiamo coinvolgere le scolaresche di tutta Italia invitandole a visitare la nostra cittadina, ad iniziare dal Museo della prima strage nazista in territorio italiano”.

Giuseppe Russo