“La Sicilia dei cento dialetti” è un avvincente viaggio linguistico di Alfio Lanaia, pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”. Sulla scorta del travolgente successo del precedente volume, “Di cu ti dìciunu?” (una puntigliosa ricerca che raccoglie 1200 soprannomi personali e familiari di Biancavilla, con una ristampa dovuta alle tante richieste anche all’estero, persino dall’America, tra i figli e i nipoti di biancavillesi  emigrati), Alfio Lanaia firma un nuovo, straordinario studio, questa volta con un raggio d’indagine allargato a tutta l’Isola, “La Sicilia dei cento dialetti”, un volume dedicato alle parole che attraversano i secoli per raccontarci storie e curiosità dell’evoluzione linguistica della terra di Ciullo d’Alcamo, di Jacopo da Lentini, di Pirandello, di Verga e di Sciascia. 

La copertina del libro: Sopra: l’autore Alfio Lanaia

Si comincia con la pasta alla norma e si chiamano in causa un soprano di nome Giuditta e una cuoca di nome Saridda. Poi si passa alla gazzosa e il racconto ci catapulta agli albori della storia, della letteratura e della filosofia. Diciamolo: la gente di Sicilia è strurusa, ma siamo anche un po’ tutti streusi.

E non mancano strafallàri e lafannàri. Vi siete mai chiesti perché i birichini sono cunnuteddi? E perché in Sicilia la seccatura è una gran camurrìa? Per questa còppula di subbicenzu. Ecco: abbissati semu.

In un compromesso tra divulgazione e rigore scientifico, Alfio Lanaia (con la prefazione di Iride Valenti dell’Università di Catania) ci accompagna in un appassionante viaggio linguistico, con piglio ironico ed arguto, riservandoci punti di osservazione privilegiati ed originali.

Ci fa scoprire così quella dialettalità antica e nuova che nell’Isola resiste e si rigenera, nell’uso orale quotidiano, nelle opere letterarie, sul web, nelle app di messaggistica e nei social network.

Pagina dopo pagina, la scoperta suscita una meraviglia crescente per quello che le parole sanno raccontare e per la storia che veicolano. Un volume da leggere con sorriso ed intelligente divertimento.

Redazione