St Microelectronics investe 730 milioni a Catania. Lo confermano i vertici della multinazionale, secondo i quali con questo investimento sarà aperto un impianto di produzione di substrati di carburo di silicio e una “linea pilota” per la realizzazione di carburo di silicio a 8 pollici.

LA POSIZIONE DELL’UGL. “Un fatto di assoluta rilevanza – dice il sindacato Ugl – per l’economia e l’occupazione nel nostro territorio e non solo in questo momento storico particolare. Questo a riprova che la multinazionale della microelettronica vuol continuare a puntare su Catania e sulla sua Etna valley, credendo fortemente sulle potenzialità espresse dal contesto sia in termini logistici che di presenza di manodopera qualificata e know-how di alto livello”.

Il segretario territoriale Giovanni Musumeci e il segretario provinciale della federazione Ugl metalmeccanici, Angelo Mazzeo, salutano l’annuncio aziendale guardando “con grande fiducia al futuro”.

“Abbiamo coccolato da tempo il progetto di questa nuova fabbrica – dicono -, sostenendo appieno che Catania è il sito ideale dove poter produrre nuove tecnologie. Coltiviamo il sogno di poter avere nel nostro sito anche la generazione di fette di silicio a 12 pollici, considerato che la concomitanza del Pnrr nazionale e del ‘Chips act’ della Comunità europea possano contribuire a portare anche questa opportunità e fare della Zona industriale il polo principale della microelettronica in ambito Euromediterraneo”.

“Siamo felici che, non appena verranno ultimati i lavori, ad operare nel nuovo stabilimento saranno circa 700 nuove unità e non nascondiamo il desiderio di vedere tra questi anche i lavoratori cosiddetti ‘Summer job’, recenti e storici, che meritano una nuova possibilità di occupazione essendo già comunque formati”.

“Non c’è dubbio – dicono i due sindacalisti – che STM sia attualmente in piena salute, anche grazie al costante impegno responsabile di tutti i dipendenti del sito catanese, prova ne sono l’incremento del salario e l’aumento sostanzioso della dotazione ‘Welfare aziendale’, che abbiamo accolto con soddisfazione”.

Ci sentiamo infine – concludono Musumeci e Mazzeo – di esprimere gratitudine alla STMicroelectronics che, ancora una volta, ha deciso di continuare, rinnovare e valorizzare la storia di uno tra i più importanti stabilimenti che ha nel mondo. Siamo certi che il confronto, franco e costruttivo, ci porterà a nuovi traguardi per il lavoro e la crescita di Catania”.

LA POSIZIONE DELLA CGIL. “Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’apertura a Catania di un nuovo impianto di semiconduttori St Microelectronics grazie al PNRR”, dicono Carmelo de Caudo, segretario generale della Cgil di Catania, e Nunzio Cinquemani, segretario Fiom Cgil Catania. 

“Sarà una grande opportunità per il rilancio del territorio e per l’indotto. Ma affinché sia davvero un’opportunità per chi ha fatto e farà ancora grande la St in Sicilia, è necessario che siano seguiti criteri di equità nelle assunzioni”.

“Ci riferiamo – affermano i sindacalisti – ai 100 lavoratori a tempo determinato e ai 200 dei Summer Job che aspettano di poter finalmente operare in condizioni migliori. La Sicilia è terra di opportunità e di cervelli per chi vuole investire. Attendiamo dunque che venga ripagata anche con contratti che migliorino le condizioni di chi vi lavora. Auspichiamo infine che l’azienda investa sempre più nello sviluppo tecnologico del silicio”.

LA POSIZIONE DELL’EX SINDACO, ENZO BIANCO. “Il sogno dell’Etna Valley riprende a volare alto. È di oggi la notizia che la StMicroelectronics  ha deciso di localizzare un investimento strategico eccezionale proprio nella nostra Città”, commenta Enzo Bianco l’annuncio di StM dell’approvazione del “Progetto Sic” da parte della Commissione europea.

“730 milioni di Euro di investimento, 700 nuovi posti di lavoro – continua Bianco – per realizzare qui un nuovo sistema che consentirà una produzione di altissima tecnologia. E la Commissione europea sosterrà questo investimento. Sono felice. Finalmente una buona notizia. Dopo anni di disastri senza fine, ora qualcosa comincia a cambiare. Grazie al management di StM il nostro sogno dell’Etna Valley continua concretizzarsi dando un futuro ai nostri ragazzi”.

Redazione