“Resto sgomento di fronte alla proposta, di un esponente della Lega, di rimuovere la Porta d’Europa da Lampedusa: è un’iniziativa pericolosa, un oltraggio alla memoria di tutte quelle vittime innocenti. Mi auguro di non essere il solo a pensarla così”. Lo scrive Totò Martello, ex sindaco Lampedusa, ed attuale capogruppo del Pd a Lampedusa e Linosa, in un post pubblicato sulla sua pagina facebook a proposito della proposta avanzata dagli attuali rappresentanti dell’amministrazione comunale dell’isola.

“È un’iniziativa pericolosa – aggiunge Martello – perché quando si vogliono rimuovere i simboli della memoria, in realtà si vogliono indebolire e cancellare i valori che quei simboli rappresentano, e la Porta d’Europa rappresenta il doveroso ricordo a tutti i migranti morti nella speranza di una vita migliore, ed anche l’impegno umanitario di Lampedusa e la sua vocazione all’accoglienza”.  

“La Porta d’Europa è considerata il simbolo di Lampedusa agli occhi del mondo, un’opera d’arte dedicata alla memoria di tutte le vittime innocenti delle migrazioni: chi arriva sull’isola la vede, la fotografa, veicolandone il significato più vero. Già una notte di giugno di due anni fa alcuni delinquenti l’avevano vandalizzata ed ‘impacchettata’ – aggiunge Martello – adesso arriva questa proposta dell’attuale vicesindaco dell’isola, un esponente della Lega che è sempre stato in prima linea contro l’accoglienza e contro gli sbarchi dei migranti ed è considerato ‘l’uomo di Salvini a Lampedusa’. Una proposta giustificata con ipocrisia e malafede, mossa in realtà da sentimenti di intolleranza che la comunità di Lampedusa non merita di vedersi affibbiare”.

Nella foto: il post dell’ex sindaco di Lampedusa, Totò Martello, oggi capogruppo del Pd nell’isola

Redazione