“Ci sono utenti che, pur rimanendo attenti ai consumi, hanno ricevuto già fatture fuori dalla loro normale portata economica e hanno paura per per il futuro se non si trovano i giusti rimedi. Abbiamo visto attività commerciali chiudere e molti imprenditori costretti a ridurre o a pensare di fermarsi per un po’, magari nella speranza che questa crisi possa finire”.

Il sindacato Ugl di Catania si rivolge ai nuovi parlamentari della provincia per chiedere “più Stato” ed evitare che molte famiglie finiscano sul lastrico a causa dell’aumento abnorme delle bollette di luce e gas.

“Saranno nove i parlamentari chiamati a rappresentare la Città metropolitana catanese per i prossimi cinque anni”, dice il segretario territoriale del sindacato Giovanni Musumeci. “A loro la Ugl di Catania rivolge il pensiero in un momento difficile per il territorio” affinché non abbandonino la provincia in un momento che rischia di essere disperato per tanti strati sociali. 

“Ci sono utenti – si legge nella nota – che, pur rimanendo attenti ai consumi, hanno ricevuto già fatture fuori dalla loro normale portata economica e hanno paura per ciò che potrà arrivare in futuro se non si trovano i giusti rimedi. Abbiamo visto attività commerciali chiudere e molti altri imprenditori costretti a ridurre o a pensare di fermarsi per un po’, magari nella speranza che questa crisi possa finire”.

“Ci siamo confrontati – aggiunge Musumeci – con altre realtà datoriali e sindacali ed è unanime l’allarme per una situazione che nel giro di poche settimane potrà esplodere. Ai nostri nuovi parlamentari, che conoscono molto bene il nostro contesto, chiediamo di far sentire forte la voce di chi lavora e dei tantissimi cittadini che oggi si trovano in netta difficoltà”.

“Anche chi fino a pochi mesi fa non lamentava criticità economiche – afferma il sindacato -, inizia ad annaspare e non è di certo un buon segnale per la nostra economia dove già è carente il lavoro e non si può continuare a puntare sull’assistenzialismo dello Stato”.

Redazione