“Quando il presidente Conte mi ha proposto la candidatura ci ho pensato, ma ho accettato perché il M5S avrà anche fatto in passato scelte non condivisibili, ma un fatto è certo: ha sempre fatto politica alla luce del sole, è estraneo ai metodi della politica occulta, per questo è vissuto come una spina irritativa nel fianco dell’estabilishment del potere che non è riuscito a omologarlo e a integrarlo”.

Lo ha detto l’ex procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato oggi a Palermo nel corso della presentazione dei candidati M5S del Palermitano alle prossime elezioni regionali e politiche, dove l’ex magistrato è capolista al Senato.

“Il fatto che al recente meeting di Comunione e Liberazione – dice Scarpinato – sono stati invitati tutti gli esponenti dei partiti politici tranne Conte, è la riprova dell’intolleranza trasversale, da destra a sinistra, nei confronti di questo Movimento e dimostra che siamo dalla parte giusta”.

“Il primo a cui ho riferito della proposta di Conte – afferma Scarpinato – è stato Nino Di Matteo che mi ha detto di accettare. Mi candido per continuare a fare da parlamentare quello che ho fatto da magistrato: difendere la Costituzione e la legalità. Con Conte ho rivendicato la mia indipendenza, mi riservo di esprimere eventuale dissenso ove fosse necessario”.

“Ho deciso di accettare la candidatura – continua Scarpinato – perché il Movimento 5 stelle, nel tempo, ha progressivamente definito la propria identità, ancorandola fermamente ad alcuni assi portanti della Costituzione, la difesa della legalità, la questione sociale, la lotta contro le diseguaglianze, la tutela dei beni collettivi”.

“E ancora – prosegue l’ex magistrato -, ho deciso di accettare perché molti segnali attestano che la nostra democrazia è in pericolo e in fase di regressione. Siamo dinanzi d una sfida che chiama ciascun cittadino alle sue responsabilità, sta a ciascuno di noi scegliere. Vogliamo ancora una volta affidare le chiavi del nostro futuro alla vecchia politica, responsabile del fallimento storico in cui ci troviamo o vogliamo scegliere una nuova classe dirigente caratterizzata da onestà è competenza?”.

“Ogni cittadino – seguita Di Matteo – è chiamato a schierarsi. Chi pensa di poter stare in casa e di stare a guardare per indifferenza o per disillusione deve sapere che rischia di andare a dormire da cittadino e svegliarsi da suddito”.

Nella foto: l’ex procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato

Redazione