“Il Pd siciliano mortificato dall’ipocrisia della sua classe dirigente, dopo le elezioni si apre sfida per cambiare tutto”. E’ guerra all’interno del Partito democratico dell’Isola dopo la composizione delle liste per le elezioni nazionali e le regionali del 25 settembre. A dichiararla l’ex capogruppo all’Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici, già assessore regionale del governo di centrosinistra, che usa parole di fuoco nei confronti dei responsabili del partito di Roma e di Palermo.    

“Nella composizione delle liste per le elezioni nazionali – afferma – , in particolare con la scelta di alcuni capilista che non rappresentano la Sicilia, è stata mortificata la dignità del Partito Democratico siciliano”.

“È stato compiuto un grave errore – spiega Cracolici -. Tutto questo è accaduto con le ipocrisie della classe dirigente nazionale e con i complici silenzi e l’accondiscendenza della classe dirigente regionale”.

“Ecco perché – prevede l’esponente storico del Pd siciliano – il mio impegno in questa campagna elettorale è rivolto anche a quello che succederà dal giorno dopo le elezioni: dal 26 settembre si si apre una sfida, dobbiamo cambiare il nostro partito nelle fondamenta”. 

“Dobbiamo costruire un nuovo Pd siciliano e nazionale – ha aggiunto – dobbiamo costruire un Pd con la testa e con il cuore nei territori, che non sia mai più un partito pensato come una sorta di ‘azienda centralizzata’ con filiali in giro per l’Italia”.

Nella foto: il segretario nazionale del Pd Enrico Letta con l’ex capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici

Redazione