“Si allunga il triste elenco di morti in provincia. Non serve repressione, ma sensibilizzazione sul tema della sicurezza”. Il sindacati Cgil e Ugl prendono posizione dopo il decesso sul lavoro del titolare dell’omonima ditta di fuochi pirotecnici di Belpasso (Catania), Nino Vaccalluzzo.
LA POSIZIONE DELL’UGL. “Ad un mese dall’ultima tragedia la provincia di Catania – dice il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci – si continua ad allungare il triste elenco di morto sul lavoro. Il quinto decesso in soli nove mesi dall’inizio dell’anno, a segnare un pesantissimo bilancio di morti bianche nel nostro territorio caratterizzato da tanti perché”.
“Sebbene spetterà a chi di competenza fare luce su quest’ennesima disgrazia – dichiara il sindacalista -, non possiamo che evidenziare ancora una volta la totale indifferenza da parte della politica rispetto ad un tema, come quello sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che deve essere al primo posto in tutti i settori. Non servono azioni repressive spettacolari o montagne di burocrazia, ma occorre un supplemento incisivo di sensibilizzazione ed una maggiore cultura diffusa laddove esiste anche soltanto un posto di lavoro”.
“E’ questo quello che invochiamo davanti ad una nuova storia di lacrime e disperazione – dice Musumeci -. Alla famiglia Vaccalluzzo, che ha sempre portato con orgoglio in alto il nome della città di Catania nel mondo, da leader del settore pirotecnico artigianale, vogliamo esprimere il nostro cordoglio porgendo le più sentite condoglianze”.
LA POSIZIONE DELLA CGIL. “La morte del maestro pirotecnico Nino Vaccalluzzo ci rattrista molto e ripropone ancora una volta i problemi di sicurezza sul lavoro con i quali fanno i conti tutti gli addetti che operano nel circoscritto ma importante settore pirotecnico, spesso in aziende a gestione familiare. La lista dei morti sul lavoro a Catania purtroppo si allunga: sino ad oggi, da inizio 2022, sono stati 13”.
“I carabinieri – afferma il sindacato – faranno luce sulle cause del decesso del proprietario dell’azienda straziato da uno scoppio che solo per caso non ha coinvolto lo stabilimento, anche se al momento pare che Vaccalluzzo (che aveva già perso un fratello per lo stesso motivo 20 anni fa), stesse praticando un lavoro di routine”.
“Sappiamo però che questo lavoro – spiega la Cgil – rientra tra quelli più rischiosi nel quale si sono verificati incidenti con infortuni quasi sempre mortali, talvolta plurimi. Ci chiediamo dunque se siano state osservate le speciali accortezze che riguardano il settore in termini di valutazione reale dei rischi. Sarà importante verificarlo visto che l’azienda, che conta altri dipendenti, continuerà ad operare”.
Nella foto: Antonino Vaccalluzzo, titolare dell’omonima ditta di fuochi d’artificio di Belpasso (Catania)
Redazione
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