Una collettiva di arte contemporanea, certamente non convenzionale, che si accompagna a un messaggio sociale di forte impatto. Il “Centro d’arte Raffaello”, che ha sede a Palermo in via Notarbartolo 9/e, sceglie di concludere la stagione estiva con una mostra corale, a cura del critico Giuseppe Carli, dal titolo “Ti portiamo al mare”.

Al centro del progetto, la valenza terapeutica dell’arte, strumento in grado di lenire la sofferenza trasformandola, laddove possibile, in un momento di crescita ed evoluzione. Non a caso, ad accogliere le opere sarà il Padiglione 24 del Reparto Chirurgia oncologica ARNAS Civico di Palermo, dove ha sede “Elpy Gallery”, un percorso espositivo tra cura e cultura voluto dalla psicologa Elena Foddai.

In  mostra, i dipinti prodotti all’interno della rassegna estiva “Ogni Artista è un’Isola-Un racconto tra terra e mare”, affiancati dalle opere di altri artisti della scuderia della galleria del “Centro d’arte Raffaello”, che hanno rappresentato il mare.

Giuseppe Bartocci, Simone Di Gesaro, Eoghan Dunne, Athos Faccincani, Marco Favata, Giuseppe La Parola, Rita Lo Cascio, Gianni Mattò, Renzo Meschis, Matteo Must, Francesco Toraldo, Dario Schelfi, Vita Vassallo, Pupi Fuschi e Ziganoi sono i nomi degli artisti coinvolti, accomunati dalla volontà di offrire la propria creatività a sostegno di una nobile causa: donare benessere e sollievo a chi sperimenta situazioni di disagio e dolore.

All’inaugurazione, fissata per sabato 30 luglio alle 9:30,  parteciperanno, tra gli altri, i dottori Roberto Colletti e Pierenrico Marchesa, rispettivamente direttore generale e primario di Chirurgia oncologica dell’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo.

Sarà presente anche Orazio Agrò, governatore del Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta: l’evento, infatti, vanta il patrocinio del Rotary Club Montepellegrino e del Rotary Club Palermo Est, congiuntamente all’assessorato alla Salute della Regione Siciliana e all’associazione “Omnia”. L’evento, promosso dal “Centro d’arte Raffaello” e da “Elpy Gallery”, è stato realizzato in sinergia con l’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana e il Comitato regionale dell’associazione di categoria “Psicologi Liberi Professionisti”; completano il parterre delle collaborazioni prestigiose, Université De Ruen e Université Paris Nanterre.

“Ho accolto con grande piacere l’invito della dottoressa Elena Foddai – spiega Sabrina Di Gesaro, direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello”, che interverrà al vernissage – affinché una galleria convenzionale come la mia riuscisse a travalicare i propri confini e ad approdare a una galleria non convenzionale come quella creata all’interno dell’ospedale Civico di Palermo. Una collaborazione che ho accettato perché credo nella valenza terapeutica dell’arte, nei suoi valori che trasmutano l’aspetto estetico”.

“L’arte ha sempre rappresentato un luogo sospeso – aggiunge –  scevro da pesi, limiti spazio -temporali, cura e  lenisce le ferite, accarezza l’anima: ecco perché abbiamo riunito le opere di artisti che hanno rappresentato il mare e lo portiamo in un luogo di sofferenza”.  “Abbiamo voluto sottolinearne – prosegue la dottoressa Sabrina Di Gesaro –  la missione catartica e terapeutica”.

Un messaggio di conforto rivolto a chi, soprattutto nei mesi estivi, è costretto a una degenza in ospedale:  le opere offrono possibilità di ricevere momenti di felicità, benessere e pace attraverso l’arte. “L’arte sottende una vocazione intrinseca –  osserva – ovvero guarire i malanni dell’anima:  non si può prescindere dalle sue prerogative peculiari quali la meditazione, l’armonia e la libertà”.

“La nostra intenzione è quella di donare – conclude Sabrina Di Gesaro – il benessere che sa suscitare il mare a chi è costretto a recarsi in ospedale, vivendo una dimensione di libertà che sconfini oltre le mura , che spazi con la fantasia”.

La mostra, visitabile fino al prossimo 12 settembre, sarà affiancata dalla dimensione digitale e web e pertanto è possibile seguirla anche sulla piattaforma raffaellogalleria.com sui social della galleria: instagram e facebook.

Nella foto: uno dei quadri in esposizione all’interno dell’Ospedale civico di Palermo

Redazione