Per il duplice omicidio commesso ieri notte a Catania – in cui hanno perso la vita Virgilio Cunsolo Terranova e Vito Cunsolo, entrambi di 30 anni – dopo serrate indagini coordinate dalla Procura Distrettuale del capoluogo etneo, i Carabinieri della Compagnia di Acireale sono stati delegati all’esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Giuseppe BATTIATO, 72 anni, pensionato, incensurato e residente ad Acireale, gravemente indiziato di essere responsabile del delitto di omicidio pluriaggravato. 

“Le indagini – scrivono gli inquirenti – hanno tratto spunto nel tardo pomeriggio di ieri, allorché i Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano sono intervenuti nelle adiacenze del terreno di proprietà del predetto fermato, ubicato nella via Roccamena della frazione Pennisi di Acireale, avendo diverse persone avevano segnalato l’assenza di notizie da parte di alcuni congiunti ed essendo trapelato che si fossero allontanati la notte precedente per ‘commettere un furto di limoni’ in quei luoghi”.

“Le immediate ricerche esperite dai militari – seguitano gli investigatori – hanno consentito di rintracciare all’interno del citato fondo agricolo il proprietario, rinvenendo poco distanti, riverse per terra e ricoperte da alcuni teloni di plastica, le due vittime. Nella circostanza, seppur in una fase caratterizzata dall’assenza del contraddittorio, BATTIATO, spontaneamente confessava il reato consentendo ai militari di rinvenire (occultati nella campagna sotto una palma nana) sia l’arma utilizzata (una pistola semiautomatica marca “Browning”, calibro 7.65, regolarmente detenuta), sia il cellulare di uno dei due giovani”.

“Il presunto omicida, sentito da un magistrato della Procura di Catania presso la Compagnia Carabinieri di Acireale, ha poi in modo formale, in sede d’interrogatorio, ammesso le proprie responsabilità in ordine all’uccisione dei due uomini, fornendo dettagli della vicenda e precisando d’aver agito la scorsa notte intorno alle 3, allorquando svegliato all’improvviso dalla presenza in casa dei due soggetti, gli stessi che alcuni giorni prima l’avrebbero minacciato ed invitato ad abbandonare la proprietà”.

“Al riguardo – si apprende dalla nota -, il BATTIATO ha riferito di aver esploso tre colpi con l’arma successivamente fatta rinvenire, ‘tenuta sotto il cuscino per il timore di subire ulteriori minacce e furti, come negli anni passati era già avvenuto’, nonché di aver successivamente trasportato i due corpi nel luogo del rinvenimento mediante l’utilizzo di una carriola adibita al trasporto dei limoni”.

I rilievi, effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania e l’ispezione cadaverica effettuata da un medico legale, hanno allo stato riscontrato la versione di BATTIATO, nell’attesa comunque dei necessari esami autoptici e degli ulteriori accertamenti investigativi finalizzati a riscontrare le dichiarazioni.

Il presunto omicida sarà associato alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.

Nella foto: i Carabinieri della Compagnia di Acireale  (Catania)

Redazione