“Continuiamo a sentire sgradevoli e ‘misteriosi’ odori di idrocarburi a tutte le ore del giorno e della notte, a Priolo (Siracusa), e nell’area industriale del petrolchimico, e non è ancora possibile sapere di che sostanze si tratti e da dove vengano, nonostante ci sia una precisa legge della Regione Sicilia che consentirebbe la massima trasparenza e tempestività di questi dati. Purtroppo l’inadempiente governo Musumeci non ha emanato il decreto attuativo”.
Lo denuncia Giorgio Pasqua, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, promotore di una legge regionale, la n. 3/2020, che prevede l’istituzione di un sistema di “monitoraggio continuo, analisi e trasmissione in tempo reale di tutte le informazioni raccolte dalla rete di sensori nella zona industriale”.
“Un sistema che però non è mai entrato in funzione – spiega Pasqua – e ad oggi, nonostante le segnalazioni dei cittadini, anche attraverso l’apposita applicazione ‘Nose’, non si riesce a capire la natura delle sostanze odorose che si avvertono nell’aria”.
“Questo accade – prosegue Pasqua – perché i campionatori automatici, che si attivano dopo un certo numero di segnalazioni, raccolgono dell’aria che verrà però analizzata solo nei giorni successivi. Sarebbe invece molto più utile sapere immediatamente cosa c’è nell’aria e da dove viene: questo consentirebbe immediati interventi di correzione dei processi produttivi industriali così da eliminare immediatamente il disagio”.
“A ulteriore sostegno della legge – aggiunge Pasqua – ho fatto approvare la scorsa settimana, durante l’esame della Finanziaria, un emendamento per progettare un apposito software che consenta in tempo reale di sapere che sostanze finiscono in aria, da dove escono e in che direzione vanno, anche per consentire ai cittadini di scegliere consapevolmente come comportarsi. La legge. 3/2020 non è ‘contro’ le industrie, ma ‘a favore’ dei cittadini, con lo scopo preciso di permettere una coesistenza basata sulla correttezza dei rapporti. Sollecito quindi il governo regionale a occuparsi urgentemente del decreto attuativo, senza il quale questi problemi resteranno ancora nell’aria per parecchio tempo, purtroppo”.
Nella foto: lo stabilimento petrolchimico di Priolo (Siracusa)
Redazione
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