“La Regione Sicilia proroga la scadenza per i fondi del Pnrr destinati al patrimonio rurale, ma dall’Amministrazione comunale di Belpasso (Catania), dopo la nostra interrogazione, arriva solo silenzio”.
A denunciarlo il Movimento 5 Stelle del comune etneo, che spiega: “La scadenza del bando è posticipata al 15 giugno. Il nostro consigliere comunale Damiano Caserta aveva informato l’Amministrazione comunale lo scorso 21 aprile, chiedendo di sfruttare alcuni dei criteri di priorità previsti dal bando, come ad esempio il caso delle torrette, soggette al riconoscimento Unesco in quanto muretti a secco, o il caso dell’altarino di Cisterna Regina in quanto bene culturale, ed infine la circostanza della presentazione di una proposta unitaria che aggreghi più di 3 domande che insistono su aree contermini allo scopo di massimizzare gli effetti in termini di riqualificazione paesaggistica”.
“Mentre altri comuni, come Centuripe – spiega lo stesso Caserta – hanno organizzato persino delle conferenze stampa con dei tecnici per riunire le proposte per la riqualificazione di tali immobili, a Belpasso sembra che non ci sia nessuno in grado di coagulare per una volta gli interessi dei cittadini in un unico interesse generale che riguardi questo comune”.
“Fortunatamente l’Assessorato regionale alla Cultura, su richiesta di alcuni sindaci sensibili al tema, ha prorogato la scadenza del bando che, nell’ambito dei 209 miliardi di euro del Pnrr ottenuti dal Governo Conte nel 2020, ha destinato 76 milioni per la rigenerazione di piccoli siti culturali, religiosi e rurali”.
“La misura massima consentita – dice Caserta – è di 150 mila euro per ogni progetto di riqualificazione di beni immobili legati alla civiltà contadina. Possono chiedere tali finanziamenti privati cittadini, associazioni, imprese, snc ecc”.
“Pensiamo alle torrette e all’antico palmento di Contrada Gattaino – precisano gli attivisti belpassesi del M5S – o all’altarino di Cisterna Regina e alla stesso antico invaso omonimo, e tutti gli altri siti che sono funzionali allo stesso finanziamento, a prescindere se siano in mano pubblica o privata”.
Redazione
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