E’ guerra in Sicilia all’interno di Forza Italia. Da un lato c’è chi appoggia la ricandidatura del presidente uscente della giunta regionale Nello Musumeci, dall’altro chi si oppone strenuamente a questa operazione, a cominciare dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) Gianfranco Micciché.
Non passa giorno in cui in redazione non arrivino comunicati stampa degli uni contro gli altri, segno evidente che all’interno del partito, non solo è saltato il banco, ma è saltato anche il croupier. Leggere per credere. Oggi è il vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, Michele Mancuso, ad attaccare l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, legato a Musumeci ed esponente di punta dello stesso partito: “Sento dei lamenti dell’Assessore Falcone – dice Mancuso – nei confronti di Gianfranco Micciché e francamente li trovo incomprensibili oltre che immotivati, specie perché in Sicilia possiamo contare su un partito che continua a inanellare consensi e crescita”.
Falcone, a detta di Mancuso, “parla del 2012 come disfatta orchestrata dal Presidente Miccichè? Bene – afferma Mancuso – io c’ero e basta un po’ di onestà intellettuale di chi accusa per capire che la sconfitta non fu causata da Grande Sud, bensì da altre dinamiche in gioco”.
“C’ero anche nel 2017 – puntualizza il vice capogruppo di Forza Italia – e se alla fine il centrodestra è andato compatto con Musumeci, è anche grazie a Forza Italia, al suo coordinatore regionale (Micciché, ndr.) e tutti noi sul territorio”.
“Marco Falcone piuttosto che sparare a salve – continua il Parlamentare – dovrebbe essere grato verso chi lo ha tenuto nella plancia di comando per quattro anni e mezzo, e se gli va bene per qualche altro mese. È il momento di mettere da parte gli atteggiamenti di sfida. Forza Italia, a prescindere dagli alleati, è un partito che deve pretendere in Sicilia il ruolo di guida di una coalizione certamente unita, ma con dei criteri ben definiti”.
“Se per lui è così difficile esternare la propria gratitudine – conclude Mancuso – forse farebbe meglio a cercarsi un altro partito. Noi però, piuttosto che a dimissioni anticipate, ripicche e giocate d’anticipo che imbarazzano i siciliani, vorremmo lavorare a come aiutare le famiglie, i lavoratori e le imprese in difficoltà, già dalla prossima finanziaria. Specie dopo un periodo drammatico a causa di una pandemia e una guerra ancora in atto che bussa ai nostri confini, dobbiamo giustificare i capricci di chi vuole ancora di più, sputando sul piatto dove per anni ha lautamente banchettato? Che si metta da parte l’ego per fare spazio alla squadra per il bene dei cittadini”.
Nella foto: l’assessore alle Infrastrutture della Regione Sicilia, Marco Falcone
Redazione
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