“In ogni parte del mondo, foreste secolari, essenziali per la vita sulla Terra, vengono ancora distrutte per produrre carne bovina, olio di palma, cacao, legname e carta per mercati mai sazi come quello statunitense. Ora abbiamo un’incredibile OPPORTUNITÀ per smetterla! Gli Stati Uniti stanno vagliando nuove leggi per bandire i prodotti legati alla deforestazione. Questo potrebbe davvero cambiare le regole del gioco visto che negli USA ci sono molte delle più grandi aziende al mondo: le leggi trasformerebbero intere filiere di produzione”. 

Si tratta dell’incipit di una richiesta da inoltrare al parlamento degli Stati Uniti – attraverso una raccolta di firme presente sulla piattaforma avaaz.org, cui ha aderito anche questo giornale – per chiedere di varare al più presto delle norme (attualmente in discussione) sul rispetto della foresta amazzonica, il “polmone verde” di tutto il pianeta.  

“L’Unione Europea – si legge nella petizione – ha già presentato un regolamento per bandire i prodotti collegati alla deforestazione, immagina se anche gli Stati Uniti lo facessero: avremo regole per proteggere le foreste e chi le abita in due dei più grandi mercati internazionali”.

“Dobbiamo assicurarci che le leggi siano approvate il prima possibile – viene spiegato nella lettera – e ora, con delle elezioni americane alle porte, è il momento perfetto per chiedere ai legislatori statunitensi azioni concrete. Raggiungiamo 1 milione di firme, e Avaaz lavorerà con le tante altre organizzazioni coinvolte in questa lotta per fermare il massacro della foresta, che minaccia tutti noi!”.

“Grandi multinazionali americane, come McDonald’s e Walmart – viene scritto su Avaaz – sono state denunciate per presunta vendita di carne bovina legata alla deforestazione dell’Amazzonia. Circa la metà dei prodotti confezionati nei supermercati contiene olio di palma, primo responsabile della distruzione degli habitat di oranghi ed elefanti pigmei. I supermercati statunitensi sono una scena del crimine della distruzione delle foreste: dal caffè al cioccolato, dalla carta ai cosmetici, qualsiasi prodotto può derivare dalla deforestazione!”.

“Queste nuove leggi – affermano gli organizzatori della petizione – impedirebbero alle aziende di importare prodotti legati alla deforestazione, bloccando gli ingranaggi del mostruoso motore di distruzione delle foreste! E le conseguenze non tarderebbero a farsi sentire in tutto il mondo”.

“Con le elezioni del Congresso degli Stati Uniti a novembre e le gravissime minacce che incombono sulle nostre foreste – si puntualizza nella missiva -, i prossimi mesi potrebbero davvero fare la differenza. Quindi facciamo approvare queste leggi ora! Per gli alberi, i giaguari, gli uccelli, i gorilla e le milioni di persone che vivono nelle foreste di tutto il mondo e per ogni volta che ti sei emozionato ammirando un albero”.

“Ha già funzionato – dicono i promotori – . Due anni fa, centinaia di migliaia di avaaziani hanno contribuito a fare la storia, inondando l’UE di messaggi in risposta a una consultazione ambientale che chiedeva di vietare i prodotti che uccidono le foreste. Grazie all’enorme pressione cittadina l’UE sta ora preparando un disegno di legge su questa questione cruciale! Uniamoci di nuovo per proteggere le foreste della Terra prima che sia troppo tardi”.

Questa la richiesta ufficiale da inoltrare al Congresso americano: “Noi, cittadini di tutto il mondo, sosteniamo la nuova legislazione per fermare l’importazione, l’approvvigionamento e la vendita di prodotti legati alla deforestazione incontrollata, al degrado forestale, alla criminalità ambientale e alle violazioni dei diritti umani in tutto il mondo. Le foreste sono una difesa fondamentale contro il cambiamento climatico globale e la perdita di biodiversità, ospitano milioni di piante e animali e sono casa di molti popoli indigeni. Vi chiediamo di approvare entro l’anno la nuova legislazione statunitense sulla deforestazione”.

Nella foto: un piccolo tratto della foresta amazzonica distrutta per ragioni economiche

Redazione