“Belpasso vive una sospensione democratica senza precedenti”. Questa la sintesi che si ricava dalla lettera che i consiglieri comunali di minoranza hanno inoltrato oggi a L’Informazione, attraverso la quale sferrano un duro attacco alla Presidente del Consiglio comunale Patrizia Vinci.

La presidente del Consiglio comunale di Belpasso (Catania) Patrizia Vinci con il sindaco Daniele Motta. Sopra: l’Aula consiliare del Comune etneo

Santi Borzi e Massimo Condorelli (Belpasso Futura), Damiano Caserta (Movimento 5 Stelle), Gregorio Guzzetta (Lega), Salvatore Rapisarda e Carmelo Moschetto (Fratelli d’Italia) dichiarano “il loro totale dissenso sulla conduzione dei lavori del senato cittadino”.

“Il recente passaggio dei consiglieri Borzi e Condorelli tra le fila della minoranza – si legge – ha imposto una rimodulazione delle commissioni consiliari. Durante la conferenza dei capi-gruppo consiliari, la minoranza ha proposto che in maniera proporzionale e democratica venissero assegnate ai gruppi di minoranza le presidenze di due commissioni consiliari rappresentando il 40% del consiglio comunale (quindi 2 presidenze su 5), parimenti per come è previsto dal regolamento del consiglio comunale per i componenti delle commissioni”.

“La maggioranza – prosegue la nota – è rimasta ferma nel non voler trovare alcun accordo politico-istituzionale, non volendo riconoscere la rappresentanza democratica delle minoranze”.

“La questione – viene puntualizzato – è stata demandata al Presidente del Consiglio Comunale, organo terzo e imparziale (almeno in teoria). Durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, Giovedi 21 Aprile, il Presidente non ha comunicato alcuna novità in merito limitandosi solo alla composizione delle commissioni di imperio e mostrando un atteggiamento ingiustificatamente deresponsabilizzato circa la questione riguardante le presidenze di commissione”.

“Questa maggioranza di governo – è scritto nella missiva – continua a mostrarsi assolutamente digiuna delle più elementari regole del vivere democratico non riconoscendo i principi base dell’istituzione che sono rappresentati dalla rappresentanza democratica e della proporzionalità degli incarichi”.

“Una maggioranza – è l’affondo – che dopo aver tradito molteplici patti elettorali al proprio interno, adesso oltraggia i consiglieri comunali di minoranza lasciando una sola presidenza a fronte di 6 rappresentanti in consiglio comunale”.

“Una maggioranza – prosegue la lettera – che nonostante non abbia più i numeri ampi di qualche tempo fa ma molto risicati, preferisce andare avanti a colpi di maggioranza senza cercare la mediazione”.

“Una maggioranza – si legge ancora – che chiede collaborazione ogni qualvolta è in difficoltà, ma che è pronta a rifiutare alcuna mediazione non appena sa di avere un voto in più dell’avversario; in ciò aiutata, fatto ancor più grave, dalla condotta assolutamente di parte del Presidente del Consiglio Comunale”.

“I gruppi di minoranza – questa la conclusione – , dopo l’ennesima prova di mancanza di rispetto politico-istituzionale, si dichiarano sin da adesso sdegnati da tale atteggiamento e dichiarano concluso ogni tentativo di collaborazione con chi guarda alla politica senza il minimo riguardo per i principi democratici e dell’osservanza istituzionale”. 

La presidente del Consiglio Comunale, dal canto suo, inoltra a questo giornale i contenuti di una comunicazione inviata ai consiglieri di minoranza lo scorso 8 aprile: “Con la presente – è scritto nell’atto – si ribadisce quanto già espresso durante la conferenza dei capigruppo consiliari del 23 marzo 2022, specificatamente: ‘Ogni Commissione elegge, al proprio interno, un presidente ed un vice presidente. Il Consiglio approva i componenti delle Commissioni consiliari”.

Raggiunta telefonicamente da noi, Patrizia Vinci, ha detto: “Mi rifaccio al regolamento comunale ed al verbale che è stato firmato da tutti. Non è il presidente del Consiglio a nominare le presidenze delle Commissioni. Il mio compito finisce nel momento in cui convoco il civico consesso stabilendo il punto all’Ordine del giorno. Poi sono i consiglieri, all’interno delle singole Commissioni, a decidere. Per me non c’è alcun problema a dare due presidenze alla minoranza”. 

Ma allora perché l’opposizione parla di “condotta assolutamente di parte della Presidente del Consiglio Comunale”?

“Non sono assolutamente di parte. Il mio ruolo mi impone di essere imparziale, do a tutti le stesse opportunità. Questi attacchi personali mi amareggiano”. 

Redazione