Catania risponde all’appello umanitario per i profughi dell’Ucraina approntando una macchina organizzativa che ha il suo epicentro nella Prefettura e nel Comune, in linea con le indicazioni nazionali del Ministero dell’Interno. Ultima riunione operativa ieri, in modalità on line, tra la Direzione comunale Famiglia e Politiche Sociali e gli Enti del Terzo Settore, con la partecipazione del funzionario prefettizio Federica Nicolosi e gli assessori comunali Giuseppe Lombardo, con delega ai servizi sociali, e Michele Cristaldi alla protezione civile. “Sono state delineate – recita la nota del Comune – le procedure di accoglienza della popolazione ucraina duramente colpita dal conflitto bellico, con regole prestabilite  finalizzate alla tutela delle persone in arrivo”.

Il punto di Protezione civile approntato dal Comune di Catania per aiutare i profughi dell’Ucraina. Sopra: una famiglia che fugge dal proprio Paese in guerra   

“Si sta cercando di reperire alloggi da destinare ai cittadini ucraini – prosegue il comunicato -, con sistemi organizzativi che garantiscano la tracciabilità delle persone. Al momento, la disponibilità di strutture ricettive per nuclei familiari, è considerata la priorità”.

“Abbiamo già reperito diverse disponibilità ad accogliere cittadini ucraini dalle realtà del privato sociale – spiega l’assessore Lombardo – . Sono state messi a disposizione strutture e posti letto, e sono state segnalate famiglie disposte ad accogliere”.

Hanno aderito la Locanda del samaritano, il  Cope, la Cooperativa sociale Mosaico, l’ associazione Meta Cometa, l’associazione Spazio 47, la Fondazione Ebbene, Refugees Welcome e il centro Astalli,  

“Sul territorio – dice Lombardo – possiamo contare su una rete attiva di solidarietà di straordinario livello. Cordoni umanitari saranno organizzati anche da Caritas, Croce rossa e Comunità Sant’Egidio; abbiamo ricevuto disponibilità all’accoglienza anche da parte del Villaggio Turistico internazionale  La Playa, ma è chiaro che tutto va gestito secondo le linee ministeriali e della Prefettura dentro la cornice di protocolli di intesa siglati tra Comune e realtà del terzo settore, scongiurando rischi anche solo potenziali di episodi di sfruttamento, a tutela soprattutto dei minori”.

L’assessore Lombardo ha precisato che “le stesse prescrizioni pubblico-privato sono valide per le famiglie che dichiarano la disponibilità ad accogliere i rifugiati, con il tracciamento delle persone accolte, in raccordo con il Comune e la Prefettura. Proprio allo scopo di raccogliere le disponibilità di alloggi per famiglie ucraine, l’Amministrazione Comunale ha attivato la mail : emergenza.ucraina@comune.catania.it  in cui dovranno essere indicate nel modo più specifico possibile gli alloggi con il referente proprietario dell’abitazione”

Attivato anche il coordinamento unico della Protezione Civile comunale per il reperimento e la spedizione di beni di prima necessità con alcuni cittadini che hanno offerto aiuti per le popolazioni ucraine.

Un punto di raccolta di beni essenziali (Cibo non deperibile/medicinali – indumenti nuovi – Materiale Sanitario) è attivo nella sede della Protezione Civile Comunale con sede in Via Leopoldo Nobili 28, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,00 alle ore 18,00 e Sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,00.

Per informazioni ed eventuali disponibilità alla raccolta a domicilio si può chiamare ai numeri della Protezione Civile Comunale:  095 484000 – oppure 095 7425148.

Redazione