E’ guerra all’interno del gruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana (Ars) per il ruolo di capogruppo assunto in questi giorni da Mario Caputo, mentre in precedenza era appannaggio di Tommaso Calderone. Quest’ultimo, attraverso una nota alla stampa, contesta sul piano giuridico la nomina di Caputo ed evidenzia le turbolenze dentro il partito di Berlusconi.
“Apprendo dalla stampa – scrive Calderone – che il gruppo parlamentare di Forza Italia avrebbe un nuovo capogruppo. Ricordo però che il gruppo medesimo è un’associazione, che come tale è regolamentata da norme codicistiche che non prevedono l’autoconvocazione. È prevista la richiesta di convocazione, a cui solo il capogruppo può dar seguito. E solo nel caso di ingiustificata inerzia dello stesso, ci si può rivolgere al Tribunale, per chiederne la convocazione. Pertanto considero la nomina dell’on. Mario Caputo come tamquam non esset, perché non sono state rispettate le procedure”.
“Nei prossimi giorni – prosegue il Parlamentare – darò seguito alla richiesta di convocazione alla presenza di tutto il gruppo di Forza Italia (e non di una sola parte), che rispetto ad un procedimento codificato si è autoconvocata. Metterò all’ordine del giorno la nomina del nuovo capogruppo, insieme a varie ed eventuali istanze. Ma ribadisco: è impensabile che si proceda in tale modo rudimentale. Ci sono delle procedure da rispettare, secondo canoni previsti per legge. La nomina dell’on. Caputo è priva di efficacia”.
Nella foto: il deputato di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, Tommaso Calderone
Redazione
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