“Un colosso del farmaco come Pfizer, che sta ottenendo utili miliardari grazie alle vaccinazioni, taglia 130 posti di lavoro  a Catania nell’assoluta indifferenza della Regione”. A dirlo l’ex ministro per il Sud e per la coesione italiana Giuseppe Provenzano,  vice segretario nazionale del Pd che aggiunge: “Un fatto grave, perché si chiudono spazi all’industria a Catania mentre tutto il Mezzogiorno, in questo momento storico, ha grandi opportunità”.

“E la questione – prosegue Provenzano – non riguarda solo questo capoluogo ma l’intera Sicilia che, a causa dell’assenza di una strategia di sviluppo, rischia di rimanere fuori da Next Generation, proprio come è rimasta fuori da tanti bandi sia per i progetti che sono stati bocciati, sia per la mancata partecipazione. La questione Intel che ha scelto un luogo diverso rispetto all’Etna Valley è particolarmente indicativa e testimonia l’assenza delle istituzioni siciliane a cominciare dal Comune di Catania”.

Un’Agorà Democratica, quella di ieri, promossa dal Pd di Catania, con al centro dei lavori il tema: “Pfizer Catania, modello del rischio di un declino. Rilanciamo il sistema industriale del nostro territorio”. 

A coordinare l’evento la vice segretaria provinciale del Pd, Giovanna Monaco, responsabile del dipartimento Lavoro del partito, mentre ha aperto i lavori il segretario provinciale Angelo Villari, che ha parlato della necessità di “sostenere l’industria catanese nel suo complesso che può contare su risorse eccezionali come ST Microelectronics e Pfizer la cui vertenza che riguarda 130 esuberi a Catania, lancia un messaggio negativo che mette in discussione un sistema industriale di qualità che opera da 60 anni. Bisogna sostenere – ha aggiunto Villari – le piccole e medie imprese del sistema industriale che lavorano bene e le multinazionali attraverso i servizi e le infrastrutture alla zona industriale di Catania, per dare una prospettiva di sviluppo a tutto il sistema industriale catanese e della Sicilia orientale, ma su questo aspetto le responsabilità della Regione e del Comune di Catania sono enormi”.

Un saluto alla platea è stato recato dal segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, dalla presidente dell’assemblea provinciale dem, Ersilia Saverino, dal responsabile regionale delle Agorà, Daniele Vella, dai Giovani Democratici catanesi.

Sui problemi dell’industria nell’Etna Valley hanno dato un proprio contributo i rappresentanti di sindacati, forze sociali e produttive e singoli lavoratori: Confindustria con Antonello Biriaco, Cgil con Giacomo Rota, Confcooperative con Gaetano Mancini, CNA con Andrea Milazzo, i lavoratori di ST Microelectronics Boris De Felice e Ciccio Furnari, il docente di Economia Politica presso l’Ateneo catanese, Maurizio Caserta, Jacopo Torrisi, la Confsal e altri sindacati. Le confederazioni Cgil, Cisl, Uil e Ugl, impossibilitate a partecipare, hanno recapitato un proprio documento che è stato consegnato alla Agorà. 

“Sugli esuberi Pfizer a Catania – ha concluso Provenzano – la Regione Siciliana ha avviato con gravissimo ritardo il tavolo al Ministero dello sviluppo economico, che il Pd ha subito sollecitato insieme ai sindacati”.

Nella foto: la platea dell’Agorà promossa dal Pd di Catania

Redazione