La Commissione Cultura dell’Assemblea regionale siciliana dà l’ok al disegno di legge (ddl) del Movimento 5 Stelle sulla “Giornata commemorativa dell’eruzione dell’Etna del 1669” che, secondo i firmatari, deve essere istituita sia per parlare di un evento che la memoria collettiva ricorda ancora oggi, sia per porre ancora una volta l’Etna al centro di un progetto storico, turistico e di sviluppo.
Un progetto di legge che “mira a rendere indelebile il ricordo del terribile 11 marzo di 352 anni fa, quando un’imponente eruzione del vulcano, la più catastrofica degli ultimi 500 anni, distrusse gli agglomerati di Belpasso, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi e San Piero Clarenza”.
“Le colate laviche – si legge nella nota dei 5S – seppellirono Mompilieri, spingendosi fino a Catania, dove il fossato cinquecentesco del castello Ursino e il ponte levatoio che collegava il castello alla piazza d’arme furono cancellati”.
“Questo ddl – afferma Jose Marano, prima firmataria dell’atto parlamentare – mira non solo a mantenere vivo il ricordo di un evento che ha profondamente segnato il popolo siciliano, ma anche a trasformarlo in opportunità di sviluppo turistico e di promozione culturale per i comuni della provincia etnea. Il ddl punta infatti a favorire percorsi culturali e turistici attraverso mostre permanenti, eventi tematici e parchi culturali e alla creazione di un museo all’aperto lungo il ‘percorso delle lave’ dal Castello Ursino ai Monti Rossi”.
La parola ora spetta all’Aula che dovrà dare il via libera definitivo alla legge. “Vedremo – dice Marano – di fare calendarizzare il ddl prima possibile, affinché il giusto riconoscimento venga dato ad un sito patrimonio dell’Unesco”.
Nella foto: l’eruzione dell’Etna del 1669 raffigurata in una stampa antica
Redazione
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