A Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) al processo Aias (Associazione italiana assistenza spastici) l’ex commissario Sergio Lo Trovato, assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto”.
Attraverso un comunicato Lo Trovato dice: “Per ben dieci anni abbiamo subìto un processo basato sulla costruzione di una presunta verità, che era palesemente falsa, oltre che indimostrabile. Finalmente oggi la verità vera è stata scritta: i vertici dell’AIAS Nazionale, tra cui mio padre Francesco Lo Trovato, e io in qualità di ex commissario della Sezione di Barcellona Pozzo di Gotto Onlus abbiamo avuto come unica responsabilità quella di aver estromesso dalla Sezione una persona che di fatto non meritava di svolgere quel ruolo, come dimostrato in ultimo dalla Sentenza di Cassazione che lo ha condannato per appropriazione indebita. Oggi è una bella giornata, per me, per l’AIAS e per tutte le persone oneste della nostra Associazione, che hanno sempre saputo distinguere tra verità e menzogne”.
Sergio Lo Trovato, attuale Presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, pronuncia queste parole dopo l’udienza finale del processo avviato nel 2013 e scaturito dalle dichiarazioni rese nel 2010 da Luigi La Rosa, ex presidente della Sezione che – secondo quanto recita il comunicato – “fu destituito al momento del commissariamento dell’AIAS di Barcellona da parte dell’AIAS Nazionale”.
Nel procedimento erano imputati con l’ipotesi di concussione in concorso ex dirigenti nazionali dell’AIAS e lo stesso Sergio Lo Trovato, difeso dall’avvocato Fabio Repici.
“Lo Trovato – seguita la nota – ai tempi fu incaricato dall’Associazione nazionale (impegnata nelle attività di riabilitazione e sostegno alle persone con disabilità) di svolgere il ruolo di commissario dell’AIAS di Barcellona P.G. Onlus a seguito di una ispezione da parte dell’AIAS Nazionale, dalla quale emersero numerose irregolarità gestionali”.
“Da quel commissariamento in poi – conclude Lo Trovato – è cominciato un processo di risanamento che, seppur lungo e complesso, ha portato il Centro di riabilitazione dall’essere sull’orlo della bancarotta all’attuale gestione, democratica, efficiente e trasparente, con risultati positivi sia per i circa 400 disabili assistiti che per i 60 lavoratori, che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno e la loro fiducia”.
Redazione
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