“In principio erano 200 i milioni di euro che il Parlamento siciliano aveva stanziato con apposita legge finanziaria del 2020, per favorire le famiglie più in difficoltà a seguito della sopraggiunta pandemia. Oggi, a distanza di due anni, in Commissione di monitoraggio e attuazione delle Leggi all’Ars, abbiamo scoperto che di queste risorse, 100 non fanno più parte di tale disponibilità, mentre dei restanti 100, ben 47 sarebbero ancora residui, quindi non ancora assegnati”.

Duro attacco sferrato dai gruppi di Forza Italia e Lega (attraverso una nota congiunta delle deputate Daniela Ternullo e Marianna Caronia) contro il governo regionale presieduto dal governatore Nello Musumeci (Fi e salviniani fanno parte della stessa maggioranza che sostiene il governo regionale), anche se nel comunicato non viene mai citato il nome del destinatario.     

“Più volte durante l’audizione in Commissione – dicono Ternullo e Carona – abbiamo preteso una risposta in merito a chi, in deroga alla decisione del più antico Parlamento del mondo, abbia pensato di stornare altrove 100 milioni da finalità essenziali come gli aiuti ai più disagiati, sotto forma di buoni spesa e sostegni di contrasto alla povertà”. 

“Non è possibile – proseguono – che per una brutta pagina di mala burocrazia o specifiche volontà di qualcuno, si calpestino delle norme approvate da un civico consesso come l’Assemblea regionale siciliana”.

“Visto che ormai il danno è fatto – affermano – , quantomeno si decida di salvare il salvabile e destinare i 47 milioni di euro residui alle casse comunali per sostenere i più bisognosi.  Pertanto, abbiamo chiesto in commissione che dal Dipartimento programmazione e da quello alla Famiglia, sia fatta una ricognizione tra i Comuni, per stabilire chi, a seguito di esplicita richiesta, ha più necessità”. 

Nella foto: un momento dell’audizione in Commissione delle deputate di Forza Italia Daniela Ternullo e della Lega Marianna Caronia

Redazione