Scoppia la pace alla Regione Sicilia fra Forza Italia e la Giunta presieduta dal presidente Nello Musumeci. Nel giro di un paio di giorni si è passati dalle accuse pesanti sferrate dalla deputata Daniela Ternullo (non sconfessate dal suo partito) nei confronti dell’assessore alla Salute Ruggero Razza. Basta leggere il comunicato redatto dall’ufficio stampa della parlamentare appena l’altro ieri: “La situazione dei Fondi del PNRR destinati alla sanità siciliana è troppo importante per essere gestita in modo personale”. Oppure: “La sanità locale non può continuare ad essere ripetutamente ignorata o mortificata. E’ in balia di sé stessa. I cittadini chiedono risposte”.

Oggi i toni sono decisamente più distesi, ma al di là di questi, la situazione va giudicata dal punto di vista politico, specie in un momento in cui il centrodestra nazionale è a pezzi per l’elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che ha spaccato la coalizione), e quello siciliano non è in condizioni migliori per le divergenze sorte al suo interno per la ricandidatura dell’attuale governatore Musumeci, per la quale diverse componenti (a cominciare da Forza Italia, capeggiata dal presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè) sono contro. Se a questo aggiungiamo gli scontri quotidiani su come devono essere impiegati in Sicilia i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), completiamo un quadro non proprio idilliaco. Ecco perché la nota che stasera la deputata Ternullo – in riferimento all’audizione che oggi l’assessore Razza (pupillo di Musumeci) ha avuto in Commissione Salute all’Ars proprio sulla programmazione dei fondi del PNRR destinati alla sanità siciliana – ha inviato anche al nostro giornale va inquadrata in questo contesto.         

“Ho apprezzato le parole dell’Assessore Razza – dice Ternullo -, il quale ha ribadito che lavorerà per garantire la rifunzionalizzazione delle strutture territoriali già esistenti che sono ai margini. Alla mia domanda su chi si occuperà di cosa, è stato categorico: c’è una cabina di regia interna al dipartimento salute che però è ancora a livello embrionale, perché ferma alla fase istruttoria”.

“Pertanto – seguita la deputata -, nulla osta al suo ampliamento con figure esterne, espressione dei bisogni territoriali. Anzi, già da giovedì prossimo ha riferito che saranno avviati gli incontri con i sindacati e l’ordine dei medici, ai quali seguiranno in Commissione salute (e con ritmo cadenzato) i dialoghi con le Asp territoriali e la deputazione, per redigere un cronoprogramma collegiale che sarà la via maestra per la realizzazione di tutte le attività”.

“Ho strappato due promesse – continua la Parlamentare -. La prima è che finalmente anche Lampedusa avrà il suo ospedale. Era una richiesta che ho formulato tramite il segretario di Forza Italia a Lampedusa. Mi è stato garantito dall’assessore che esiste uno studio di fattibilità e fondi ben precisi, che non sono del PNRR. È stato individuato anche il luogo in cui sorgerà. La seconda promessa e che le branche mediche più penalizzate dall’avvento del Covid torneranno a essere protagoniste con azioni mirate”.

“Di certo oggi è stato fatto un passo avanti verso la via del dialogo – conclude l’esponente di Fi -. Ho fatto il nodo alle promesse ricevute da Razza, a cominciare dalla riqualificazione degli ospedali nel siracusano, delle 12 case di comunità, dei presidi ospedalieri e le 4 centrali operative dislocate sul territorio. Dalla prossima settimana in Commissione cominceremo le interlocuzioni più serrate e alle parole dovranno inevitabilmente seguire i fatti”.

Nella foto: (a sinistra) l’assessore alla Salute Ruggero Razza e il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci 

Redazione