“Grazie ad un sinergico lavoro tra Governo regionale, mio e del gruppo parlamentare di Forza Italia, da questo mese anche in Sicilia saranno attivi gli incentivi di ‘Cultura Crea’ per lo Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica, fino a un massimo di 500 mila euro. Un risultato senza precedenti, che premia la mia richiesta per l’inserimento della Regione tra i beneficiari della misura”.

A dichiararlo il deputato della Regione Sicilia di Forza Italia, Mario Caputo. 

“Per questo ringrazio il dirigente generale del Dipartimento della programmazione, Federico Lasco, e l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, i quali hanno accolto la mia istanza e attivato le procedure”.

“Si tratta – dice Caputo – di incentivi per lo sviluppo e il consolidamento d’impresa, in favore di tutte le micro, piccole e medie imprese, incluse le cooperative, costituite da oltre 36 mesi e che appartengono all’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale”. 

“A breve – spiega il Parlamentare siciliano – Invitalia attiverà la piattaforma per la presentazione delle domande. Grazie a tali novità introdotte a seguito della modifica dell’Accordo Operativo tra la Regione Siciliana e il Ministero della Cultura, saranno finanziabili programmi di spesa nelle seguenti aree di intervento: a) servizi per la fruizione turistica e culturale; b) promozione e valorizzazione delle risorse culturali; recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali”.

“Una grande opportunità per una terra che in quanto a cultura e turismo non è seconda a nessuno”.  
  
Si ricorda che le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento e prevedono: 

1) il finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità; 

2) un contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità”.

Nella foto: la Valle dei Templi di Agrigento

Redazione