Catania aderisce alla Giornata mondiale contro contro la povertà, promossa dalla Rete dei Numeri Pari per i Diritti e la Giustizia Sociale. Domani sabato 23 ottobre, alle 16, presso la Geotrans (STRADA VI ZONA INDUSTRIALE 4, Blocco Giancata), l’azienda confiscata alla mafia e poi divenuta cooperativa, si svolgerà la manifestazione indetta dalla CGIL e dal Coordinamento di Libera. 

All’ iniziativa (che avrebbe dovuto tenersi lo scorso 16 ottobre, il giorno prima della ricorrenza nazionale, ma spostata a seguito dei disordini no vax a Roma), hanno aderito associazioni operanti nel terzo settore e cioè Arcigay, Memoria e Futuro, Antico Corso, Giustizia per la Costituzione, Rete delle fattorie sociali, Sunia, Udu, Udi, Rete degli studenti medi, Emergency, Anpi, Sham Officine, Arbor.

“A un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia, l’ISTAT ha registrato un ulteriore aumento delle disuguaglianze e della povertà assoluta nel nostro Paese – si legge nel documento nazionale- . La povertà assoluta torna a crescere coinvolgendo la cifra record di 2,6 milioni di famiglie, 5,6 milioni di persone di cui 1,3 milioni di minori. Nel complesso la povertà assoluta colpisce il 9,4% della popolazione – contro il 7,7% del 2019 – raggiungendo così il livello più elevato dal 2005, anno di inizio delle serie storiche. (…) Non è andato tutto bene, come ci è stato raccontato”.

Per la segretaria confederale della Cgil, Rosaria Leonardi, per Pina Palella, responsabile Dipartimento Legalità Cgil e per Dario Montana del direttivo di Libera “nelle periferie o nei quartieri a rischio delle nostre città, il’welfare mafioso’ è cresciuto e la zona grigia di lavoro nero e di illegalità, ha chiuso nella propria morsa le categorie socialmente più deboli, e tra questi anche i minori. Sono infatti cresciuti anche i dati a Catania della dispersione scolastica. Occorre una forte politica di interventi nazionali ed internazionali, che utilizzi le somme del PNRR per eliminare i divari sociali e creare occupazione e condizioni di vita dignitose, togliendo alle mafie il predominio sulla povertà”.

Redazione