Correva l’anno 1978, Stadio d’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), amichevole “di lusso” tra la squadra locale della Nuova Igea e la Nazionale Militare di calcio. La formazione della rappresentativa militare che partecipava al campionato mondiale poteva contare su importanti calciatori del panorama calcistico nazionale, tra questi la stella nascente Paolo Rossi, e poi Cabrini, Manfredonia, Scanziani e tanti altri.

Dalla tribuna del D’Alcontres gremita all’inverosimile, io, giovane cronista  sportivo di una radio locale di Patti, ammiravo estasiato le movenze del bomber vicentino, pregustando tra me e me la possibilità piuttosto ardua di poterlo intervistare.

Finita la partita , mi precipitai negli spogliatoi unitamente ad un tecnico della radio per tentare di carpire qualche rapida intervista. L’impresa fu molto difficoltosa, gli spogliatoi erano invasi da tanti  cronisti e giornalisti, e forse per l’adrenalina che mi trasmetteva l’occasione di poter vedere da vicino il bomber emergente del calcio italiano mi introdussi, quasi furtivamente, negli spogliatoi nella speranza di incrociare proprio lui, Paolo Rossi.

Lui, con la faccia pulita del tipico ragazzo perbene, se ne stava in disparte in una panca dello spogliatoio con indosso ‘accappatoio. Con la sfrontatezza di un ragazzo appena ventenne, mi rivolsi ad un dirigente della nazionale militare chiedendo: “Posso intervistare Rossi?”. Ok, consenso accordato! Neanche mi sembrava vero. Toccai il cielo con un dito. Mi diressi verso di lui, che con molto garbo ed umiltà non esitò a rilasciarmi l’intervista.

Sono trascorsi tanti anni e non ricordo il tenore della domande, ma avevo realizzato un sogno: intervistare Rossi, il bomber che tutti vedevamo in Tv fiondarsi sulla palla con la rapidità di un falco e l’eleganza di un cigno e mettere a segno goal a ripetizione.

Da li a poco avrebbe preso parte ai mondiali di Argentina per poi diventare il” Pablito  Nazionale” che ci trascinò alla vittoria del mundial spagnolo. Conservo gelosamente nel cassetto dei miei ricordi più belli quella meravigliosa esperienza. Ciao Paolo campione e persona speciale.

Nella foto: l’ex campione del mondo della Nazionale, Paolo Rossi

Sergio Petralia