All’interno del “Decreto rilancio” del Governo nazionale trovano spazio le richieste della FLAI CGIL con il bonus per i braccianti agricoli che beneficeranno di 500 Euro per il mese di aprile; l’ipotesi era stata inizialmente esclusa nella bozza del decreto, mentre adesso ne beneficeranno anche i 18 mila lavoratori nel Catanese.

Il segretario generale della Flai di Catania, Pino Mandrà, e il responsabile per il settore agricoltura nella segreteria provinciale, Claudio Petralia, esprimono la propria soddisfazione “per l‘inserimento di quelle misure che sono necessarie per tutti i lavoratori e per l’intero comparto agricolo. Abbiamo ottenuto questo risultato grazie alle sollecitazioni della segreteria nazionale della FLAI CGIL e di tutte le strutture regionali e territoriali. Era un atto dovuto a tutti quei lavoratori stagionali che hanno permesso che anche durante il lockdown potessimo continuare a portare in tavola frutta e verdura fresca”.

“Il lavoro svolto nei campi del nostro territorio – aggiungono Mandrà e Petralia – avviene in condizioni di grande sacrificio, ed anche per questo il bonus è stato un giusto riconoscimento a questo lavoro nonché un duro colpo al caporalato. La regolarizzazione dei migranti è senza dubbio una nostra vittoria e ne trarranno benefici anche i lavoratori italiani e le imprese sane che soffriranno meno della concorrenza sleale di quelle imprese che senza scrupoli sfruttano per non meno di dieci ore al giorno lavoratori migranti pagandoli tre euro l’ora”.

La Flai chiede adesso una piena applicazione della legge 199/2016 e una modifica del mercato del lavoro in agricoltura che elimini definitivamente il caporalato, “rendendo pubblico il collocamento per i lavoratori agricoli – continua Petralia- inoltre abbiamo chiesto e ottenuto dall’INPS la liquidazione anticipata delle indennità di disoccupazione agricola:  già dal 4 giugno verranno poste tutte in pagamento, un anticipo sui tempi di lavorazione di quasi un mese”.

“Il nostro obbiettivo rimane il lavoro stabile e di qualità – conclude Mandrà- nel rispetto del lavoratore come uomo e cittadino, le istituzioni ci stiano accanto e si attivino subito per l’istituzione della ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ in provincia di Catania, come abbiamo già chiesto da numerosi mesi, il lavoro al centro per rilanciare lo sviluppo l’occupazione e l’economia”.

Redazione