A Zafferana Etnea dove i dati ufficiali parlano di cinque contagiati al coronavirus, la comunicazione istituzionale è ferma allo scorso 22 marzo. Da allora nessun aggiornamento. In questi quindici giorni il quadro è cambiato? In positivo o in negativo? Non si sa. In seguito alle sollecitazioni su questo argomento, abbiamo posto il problema alla consigliera d’opposizione del gruppo Zafferana Viva, Rosaria Coco.

In paese corrono diverse voci, ma di ufficiale niente. Da due settimane. La gente vuol sapere quali sono i numeri ufficiali del contagio, quali sono le reali condizioni di salute dei malati. Si supplisce con il passaparola, con le voci di piazza, con il sentito dire. Ma sono modalità che rischiano di veicolare informazioni non veritiere.

“La comunicazione tra istituzioni e cittadini – dice la capogruppo di Zafferana Viva – è sempre importante, diventa fondamentale nelle situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo”.

“Le persone – aggiunge – vogliono essere informate su ciò che l’amministrazione sta facendo per tutelarle, vogliono conoscere l’evoluzione dei fatti e soprattutto, vogliono essere rassicurate”.

“Nei giorni scorsi – seguita Coco – il sindaco di Zafferana ha esternato il proprio rammarico per le mancate informazioni dirette sul numero di cittadini risultati positivi al Covid-19 ed ha sollecitato l’Anci Sicilia (Associazione nazionale comuni italiani, ndr.) denunciando questa situazione”.

“Ritengo opportuno – prosegue – che il primo cittadino venga informato attraverso i canali ufficiali affinché possa, a sua volta, adottare misure di prevenzione informando nel modo corretto la cittadinanza, senza per questo scatenare ‘la caccia all’untore’: in questo momento è importante rimanere uniti e, soprattutto, rispettare le misure di distanziamento sociale”.

“Ho molto apprezzato – dice la consigliera dell’opposizione – la comunicazione diretta sulle proprie condizioni di salute di Alessandro Russo (un giovane della frazione di Fleri, che nei giorni scorsi ha informato sui Social i cittadini di essere stato contagiato dal virus, ndr.), al quale faccio gli auguri di pronta guarigione, così come alle altre persone risultate positive al Covid-19”.

Poi il discorso di Rosaria Coco si sposta sulle 10mila mascherine che nei giorni scorsi un giovane imprenditore di Zafferana, trasferitosi da alcuni anni a Milano, Turi Finocchiaro, ha donato alla sua città: “Ho parlato con Turi – dice la capogruppo di Zafferana Viva – ed ho avuto modo di apprezzare il nobile gesto, mi sono complimentata per la sua iniziativa di dotare ogni singolo cittadino di una mascherina, come è nella volontà di Turi e della sua azienda Prismalux”.

“Purtroppo – aggiunge – molti zafferanesi lamentano la mancata distribuzione di mascherine a tutti i componenti il nucleo familiare”. La consigliera si riferisce al fatto che il pacchetto distribuito dalle istituzioni locali contiene solo due mascherine per famiglia.    

Rosaria Coco parla, ad esempio, di “quelle donne costrette a crescere i propri figli da sole, le quali, dovendo uscire per fare la spesa, sono obbligate” a non lasciare i propri bambini in casa. Anche i minori – dice Coco – “necessitano di protezione”. In che modo se, come denuncia lei stessa, le mascherine non sono state date a “tutti” i componenti di una famiglia? “Mi auguro che nei prossimi giorni – afferma la capogruppo – chi non ha ricevuto le protezioni possa averle, così come auspicato da Turi Finocchiaro con la sua straordinaria donazione di 10 mila pezzi”.

“Rinnovo – dice in conclusione Coco – così come già fatto con l’amministrazione comunale, la disponibilità mia e del gruppo consiliare di opposizione che mi onoro di rappresentare, ad essere di aiuto e supporto alla comunità di Zafferana Etnea che in questo periodo sta affrontando con sacrificio e dignità questa eccezionale emergenza sanitaria e sociale”.

Nella foto. i giardini pubblici di Zafferana Etnea

Rosalba Mazza