Ventiquattro contagi a Belpasso (Catania) al Covid-19. Ben quattro in più di ieri. Un dato incredibile, soprattutto se si tiene conto che si registra in controtendenza con quello regionale. Che succede? Dalle autorità competenti arriva solo silenzio: viene fornito il “numero”, freddo, privo di una spiegazione che possa orientare i cittadini a comportarsi in un modo piuttosto che in un altro.
Non sappiamo se questi casi riguardano solo la città o anche le frazioni, non sappiamo i motivi di questi aumenti così repentini, non sappiamo praticamente nulla. Quindi allo stato la situazione è questa: 19 positività, 3 decessi e 2 guariti. Stop. Fine delle trasmissioni, mentre in redazione continuano ad arrivare lamentele di cittadini che reclamano più notizie (nomi dei contagiati compresi). E noi a rispondere che non possiamo infrangere la legge sulla privacy, perché attualmente l’unica autorità autorizzata a dare notizie è l’Asp. E però crediamo che a questo punto la stessa Asp non possa continuare a non dare altre notizie.
Il sindaco Daniele Motta dice: “Sembrava una serena giornata di festa piena di speranza fino a quando qualche ora fa ho ricevuto comunicazione dall’ASP dove leggo che oggi ci sono 4 (QUATTRO) casi in più. Sinceramente non sapevo come comunicarvi questa notizia quindi lo scrivo e basta”.
E poi: “Sono riuscito a contattare due di questi nuovi casi che sono in isolamento domiciliare e presentano sintomi leggerissimi, gli altri due proverò a contattarli nelle prossime ore. E’ stato un duro colpo apprendere questa notizia soprattutto in un momento in cui programmiamo l’avvio della fase2. La battaglia si preannuncia più insidiosa del previsto ma sono certo che rispettando le regole e usando la prudenza e il buon senso ne verremo a capo”.
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Nella foto: Belpasso (Catania) vista dall’alto
Redazione
Io lavoro a belpasso ma vivo a catania attraversando vari paesi e varie frazioni, avendone tutto il diritto, posso solo dirvi che siete il paese con più persone in strada a cui assisto, i cittadini si fanno il giro dei supermarket ogni giorno senza mantenere distanze e spesso senza protezioni. Lavoro con il pubblico e mi terrorizza l’idea che taluni “malpassoti” si definiscano “immuni al virus” diventando vere e proprie mine vaganti. Quindi non stupiamoci di casi frequenti di covid e che la pubblica amministrazione non vi fornisca nomi e cognomi, cosa c’è da pretendere se non si comprende il chiaro messaggio di rimanere a casa invece di andare al supermarket a comprare il liquorino per la challenge o €1.80 di prosciutto cotto?!
Confermo Daniele, se esci adesso per Belpasso noti una quantità di persone fuori un po fuori dal comune….
Ri tengo sia sbagliato non sapere chi siano i contagiati, così non possiamo sapere se siamo stati in contatto con queste persone e di conseguenza potremmo essere positivi al Codiv 19 !
conosco tanti produttori nel settore agricolo che abitano a Belpasso. Sinceramente noto e costato che sono ignoranti allo stato puro. Per quando sta accadendo (covid 19)
Quello che scrive Daniele sono solo minchiate.,io lavoro a misterbianco e Motta sant’ANastasia, vedo persone molto di più in giro, rispetto a BELPASSO il liquorino lo compriamo tutti al supermercato non solo u malpassotu, ho visto che non entra nessuno nei supermercati a BELPASSO senza mascherine e le dovute precauzioni, forse lui lavora in un posto dove si da accesso a tutto ma mi sembra strano, eventualmente perché non segnala a chi di competenza o non da accesso nel luogo dove lui lavora, nessuno è immune ,la pravasi e un segno di rispetto verso tutti rispettiamo i veri principi e valori
Signor turimotta purtroppo non mi è ancora capitato di passare attraverso i comuni di Motta sant Anastasia e nemmeno Misterbianco in quanto cerco di fare meno tragitto possibile, ma la informo che lavoro proprio davanti un supermercato molto frequentato e lavoro a porte chiuse, ma dalle mie vetrate vedo molta inciviltà, clienti a fare la spesa 4 volte al giorno con spesa non essenziale aldilà del liquorino e ripeto SENZA LE DOVUTE PROTEZIONI. Detto ciò penso suo malgrado di non sparare quelle cosiddette min**iate ma di poter parlare con cognizione di causa e senza aver violato la privacy di nessuno
Io abito a Piano tavola il mio comune e Belpasso vi posso assicurare che quando mi sposto per motivi di lavoro o per la spesa non incontro mai persone senza mascherina le persone rispettano le file per entrare al panificio o dal fruttivendolo con le dovute distanze.abito qui da 7 anni .e un paese ordinato e rispettoso delle regole .parlo di Piano tavola.
Ho detto più volte che in qualche supermercato fin dall’ inizio non si sono rispettate le distanze, mi è stato anche riferito che se si faceva notare questa mancanza era preso in giro…. Mi dispiace tanto, mi piace Belpasso e I suoi abitanti
Condivido il poter sapere i nomi dei contagiati, giusto per capire se si tratta di persone con le quali abbiamo avuto contatto, ma ancor di piú ritengo sia corretto e utile informare la comunità su quale sia stata la probabile causa che abbia portato queste persone a contagiarsi, giusto per evitare i medesimi pericoli e anche perché così non riusciamo a capire se le restrizioni alle quali ci stiamo attenendo potrebbero comunque riservarci brutte sorprese.
Io conosco personalmente gente di BELPASSO che esce tutti i giorni dal primo giorno “perché non riescono a stare alla casa”persone che fanno esattamente le stesse cose di prima infischiandosene delle normative addirittura spostandosi da un paese all’altro ,e conosco gente invece che per una sola volta che magari si è mossa perché gli e ‘scattato l’antifurto nella seconda casa ha preso 500€ di multa .Ma mi chiedo le telecamere che hanno tanto decantato a Belpasso funzionano o non funzionano ?E i controlli li fanno solo nei festivi rossi?
Scusate questo razzista contro questo nome mappassotu, perché guarda gli altri paesi che fuori Belpasso c’è più vita è se veniamo conteggiati viene fuori controllaae la gente degli altri paesi x ora Belpasso è stanca grazie. Daniele Motta riguarda il paese e perché ci sono molti bambini. !!!!
Bah frasi da isteria collettiva senza senso alcuno.
24 casi (per lo piu con sintoni lievi) significano lo 0.008% cioè numeri non da pandemia ma da supercazzola (come in tutta la sicilia). Inutile propagare dati da ipocondria isterica.Questo è soltanto isterico terrorismo mediatico. I cittadini belpassesi sono piu che ligi dinanzi al problema non scrivete fregnacce
Vivo a Belpasso da quadi 10 anni, ritengo che la verita stia nel mezzo, rispetto a ciò che ho letto nei cementi. Ho visto e fatto file corrette e coscenziose per entrare negli esercizi commerciali, ma conosco gente che non può non uscire tutti o giorno per prendere il pane…. Infischiandosene delle restrizioni, gente andare al supermercato in due e magari con bambini, amcor prima che fosse permesso. Ed in una delle tante file sul marciapiede file di macchine e traffico fermo in via V. Emanuele, tutta gemte che si se postava per lavoro o fare la spesa…
Per non parlare delle festività passate, gente sui balconi in conpagnia di congiunti e parenti arrivati per l’occasione.. Pertanto posso affermare che ci sono Belpassesi disciplinati e ligi al dovete ma anche “Malpassoti” senza rispetto degli altri….
Scusate gli errori, ho scritto con il cel velocemente e ho fatto un bel pastrocchio, spero si capisca
Poi ci sono i furbi, i spacchiusi, ora si va a mare, a casa dovete stare!! 24 in una cittadina piccola cosi, come ci e arrivato il virus, sicuro qualche furbata , chi sa di essere infettato sa stari a casa.
Posso solo dire che non è vero che tutti andiamo a comprare il liquorino… Dall’8marzo sono andata al supermercato 3volte esco solo per recarmi in sede di lavoro e gente in giro che si crede immune ne vedo tanta.. Ho tanti amici che lavorano al supermercato stanchi e spaventati quindi confermo ciò che dice Daniele l’ignoranza è il primo nemico!!