Può una società che ha ottenuto la licenza speciale per notificare le violazioni del Codice della strada, svolgere le stesse mansioni per le imposte e le tasse? A Catania pare di sì, almeno stando a una denuncia del gruppo consiliare del M5S, che ha presentato una interrogazione (prima firmataria Valeria Diana) al sindaco Salvo Pogliese: “Una società che notifica gli atti relativi alle imposte e alle tasse, la Fulmine Group srl, non avrebbe le autorizzazioni previste dalla legge per svolgere questo incarico”, si legge nella nota diffusa dal movimento.
“Qual è la conseguenza?”, chiedono i 5S? “Tutti gli atti notificati sono stati dichiarati illegittimi dalla Corte di Cassazione e, quindi, tutte le impugnazioni sono state accolte per inesistenza della notifica”.

“Una brutta tegola – prosegue il comunicato – per il nostro comune in dissesto e in grave crisi di liquidità, strettamente legata, secondo la Corte dei Conti, anche alla ‘bassissima percentuale di riscossione delle entrate”.

“La Fulmine Group srl – spiegano i consiglieri pentastellati – ha avuto la licenza speciale dal Ministero dello Sviluppo economico, limitatamente alle notifiche delle violazioni del Codice della strada, solo il 27 febbraio 2019”.

“Chi e con quale atto ha affidato alla Fulmine Group srl il servizio?”, domandano i 5S. “Che esito avranno gli atti notificati prima del rilascio della licenza? Se dovesse essere confermata l’assenza delle autorizzazioni, l’Amministrazione agirà in giudizio nei confronti dei responsabili dell’errato affidamento? Qual è il danno erariale, per le casse comunali, fino ad oggi, per la mancata riscossione dei tributi e per la soccombenza in sede giudiziaria?”

“Come è possibile – chiedono ancora i consiglieri del movimento – fare l’errore così madornale e grossolano di affidare il servizio ad una società che può notificare solo contravvenzioni e, prima del 27 febbraio 2019, neanche quelle?”.

“Questa farsa va avanti da anni e il Comune di Catania non solo perde le somme che avrebbe dovuto incassare ma viene anche condannato al pagamento delle spese” commenta la consigliera Diana. “Come è possibile – aggiunge – che l’Amministrazione, in particolare l’assessore al Bilancio Bonaccorsi, siano stati tenuti all’oscuro e che l’ufficio legale del Comune e gli avvocati che hanno seguito questi procedimenti non li abbiano informati? Chi pagherà per tutti i soldi persi dai cittadini catanesi? E, soprattutto, chi ha affidato alla Fulmine Group srl il servizio? Chi ha sbagliato deve pagare. In questa vicenda ci sono, a nostro avviso, tutti gli estremi per un esposto alla Corte dei Conti e forse anche alla magistratura ordinaria”.

Nella foto, palazzo degli elefanti, sede del municipio di catania

Redazione