Il coraggio di alcuni genitori che segnalano ai carabinieri che nel parco giochi di via Ulisse ad Aci Catena (Catania) si spaccia, ha consentito ai militari di organizzare dei servizi di osservazione e di pedinamento che alla fine hanno avuto l’esito sperato.

Grazie a loro i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania (Piazza Dante) hanno arrestato nella flagranza  Francesco INSANGUINE 26 anni, Federica DE CARLO (28) e la sorella Lorena DE CARLO (21), ritenuti responsabili del concorso in detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di arma comune da sparo e munizioni.

Francesco Insanguine. Sopra: la droga e l’arma sequestrata

Protagonista il 26enne che piazzava la droga, si avvaleva della collaborazione di un complice-vedetta poi riuscito a fuggire, prendeva contatti con i diversi clienti (giunti a bordo del proprio veicolo), si recava all’interno di un garage, prelevava le dosi richieste, tornava indietro per cederle in cambio di denaro. I carabinieri lo hanno bloccato mentre si accingeva a prelevare la droga dal garage.

La perquisizione della rimessa e di un’autovettura in uso allo spacciatore ha consentito di rinvenire e sequestrare complessivamente 2 chili e mezzo di marijuana conservata in 6 buste di plastica sottovuoto, 27 singole dosi già confezionate per la vendita; 1 pistola semiautomatica marca Remington cal. 45 , in ottimo stato e funzionante, dotata di due caricatori;
32 proiettili cal. 45; 30 proiettili cal. 9×21; 575 euro in banconote di piccolo taglio; materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi di stupefacente da porre in vendita.

Gli opportuni approfondimenti investigativi hanno permesso di risalire alle proprietarie del garage, identificate nelle due sorelle DE CARLO che, rintracciate nell’immediato e poste di fronte alle loro responsabilità, ammettevano di avere affittato il garage (300 euro mensili) pur consapevoli della destinazione d’utilizzo.

L’arma sequestrata, nei prossimi giorni, sarà inviata agli esperti del Ris di Messina i quali, attraverso gli esami tecnico balistici, potrebbero stabilirne l’eventuale utilizzo in pregressi episodi criminosi. Il 26enne è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza, mentre le due sorelle sono state relegate agli arresti domiciliari.

Redazione