Le SARDINE danno gioia . Loro dicono: “Siamo un anticorpo, più che un movimento politico”. Certo non sono un movimento politico nel senso elettorale, partitico, istituzionale. Sono un movimento propriamente e fortemente politico se lo si vede per come è: una originale soggettività impegnata a costruire il BENE COMUNE mettendo al centro del suo agire la spontaneità, la creatività, la gratuità.

Che significa riempire le piazze contestando Salvini? Significa finalmente dare voce a quella parte del Paese che non ne può più di becero populismo , di violenza verbale, di retorica della violenza e dell’odio. Si sente chiaramente soffiare il vento della civiltà e si sente, senza vuoti proclami, un richiamo forte e netto ai valori, ai contenuti, alle modalità del nostro dettato costituzionale rispetto a cui Salvini è completamente estraneo.

Non si poteva più stare in silenzio di fronte alle bugie, alle fake news, alle volgari sceneggiate, allo strapotere di una comunicazione tanto mediocre sul piano dei contenuti, quanto devastante sul piano dell’effetto “pancia” .
Per mesi e mesi cervello e cuore hanno ceduto il posto alla pancia, producendo un processo di gravissimo imbarbarimento sul piano culturale e su quello delle relazioni umane.

La prima manifestazione delle Sardine in piazza Maggiore a Bologna. L’evento di Palermo davanti al Teatro massimo

Alle Sardine rimproverano di non fare proposte, di non essere definiti, di promuovere una protesta dal fiato corto perché nata “contro” e non “per”.
In sostanza rimproverano alle Sardine di non essere inquadrabili in schemi tradizionali e in gran parte obsoleti. Non hanno capi, non hanno organismi dirigenti, non sono un partito e quindi che cosa sono, si chiedono alcuni, chi in malafede, chi per carenza di parametri adeguati  nella valutazione dei fenomeni di movimentazione sociale.

Rispetto agli schemi tradizionali esse rappresentano una ANOMALIA e i limiti che vengono loro attribuiti ne  rappresentano in realtà  affascinanti ed efficaci virtù . Le Sardine non  entrano nell’agone politico omologandosi alle organizzazioni che vi stanno dentro e che hanno prodotto un incredibile distacco tra la dimensione dei rappresentanti e quella dei rappresentati.

Esse ridefiniscono un quadro entro cui sviluppare l’agire della politica, un quadro di valori, a partire da quelli della nostra Costituzione, della dignità di ogni persona, del rispetto dell’ambiente e delle differenze, della pace e della solidarietà, della convivenza civile, della giustizia sociale. Rigenerano la democrazia in crisi garantendo ed alimentando la dialettica tra il livello della società e dei suoi luoghi in cui si esprimono istanze e bisogni  con la  radicalita di cui sono  portatori e il livello delle istituzioni in cui trovare le necessarie mediazioni alte nell’interesse collettivo . Chiedono in tal modo che la POLITICA reincontri il quotidiano delle persone e sia momento di raccordo tra i percorsi di liberazione personale e quelli di trasformazione collettiva.

Ecco perché le SARDINE  danno gioia, perché danno speranza, fiducia nel futuro, aprono nuovi orizzonti, tracciano SENTIERI DI UMANITÀ’ di cui avevamo e abbiamo urgente, vitale bisogno.

Alfio Foti